Una suora missionaria della carità operante in India. L’ordine in questione è quello fondato da Beata Madre Teresa di Calcutta. |
I modi classici di fare beneficenza sembrano passati insindacabilmente di moda. (?)
Paris Hilton ed il suo iPhone |
Il Messaggero oggi ci fa notare che è stata inventata un?applicazione d?ultimo grido. Il suo nome è Yougive e permette di unire “utilità sociale ed innovazione”, secondo le penne dello storico quotidiano. L?applicazione per iPhone in questione è utile alle donazioni online da effettuare nel nostro paese. E? semplice in quanto rende possibile il donare, cioè lo scalare dal proprio conto i soldi necessari alla donazione, con un semplice tap, cioè un tocco sullo schermo tattile.
Però qualcosa stride. Sì, perché noi si vuole sempre criticare, e non ci si esime nemmeno dal biasimare questa buffonata? E si critica qui il fatto che le applicazioni per iPhone sono null?altro che una tendenza dettata dal marketing, che lascia l?utilità che trova, dacché tutti i servizi che offrono queste tanto millantate appssono ben rinvenibili sul web. Es. il meteo, il ristorante, eccetera. Queste applicazioni sono dei veri e propri programmini che rallentano quel computerino che è lo smartphone. La domanda che ci poniamo è questa: anche la beneficenza deve piegarsi a questo schiavismo elettronico dei costumi imposto dalla società del dio mercato?
La vecchia e obsoleta busta chiusa in Chiesa non funziona più? Bé, chi scrive crede ancora nel lavoro dei padri missionari e piuttosto che spedire un messaggino da un euro (la cui fine appare sempre abbastanza incerta) affidandosi alla Vodafone come intermediatore con le Ong, o fare un tap e postarlo poi celermente su facebook, affidandosi ad un?app sconosciuta, preferisce mettere in una busta e consegnare in un edificio di culto il risparmio destinato, se si vuole destinarne in questa direzione, alla carità.
Freddie