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Il Papa all’Angelus: compassione e condivisione, questa è la parola d’ordine per il Cristiano

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Papa Francesco, nel suo discorso tenuto ieri mattina all’Angelus davanti ad una piazza San Pietro come al solito gremita di fedeli, ha voluto commentare il passo del Vangelo del giorno relativo al miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci. Un episodio questo che ci rivela quanto i disegni di Dio siano differenti da quelli dell’uomo. Gesù, davanti alla moltitudine di persone accorse perché bisognose del suo aiuto e non, come ha sottolineato Papa Francesco, venute solo per umana curiosità, ha avuto compassione della loro sofferenza. Una compassione che è qualcosa in più rispetto alla semplice pietà: è l’immedesimazione nella sofferenza degli altri al punto di prenderla sulle proprie spalle, così come ha fatto e continua a fare Gesù che ogni giorno soffre insieme a noi, per noi e con noi.

 

In un momento come quello attuale in cui molte persone, spesso anche vicine a noi, stanno piombando in uno stato di quasi totale indigenza, le nostre esigenze, pur legittime, devono, secondo Papa Francesco, essere accantonate per soccorrere prima chi non ha da mangiare, da vestire, chi non ha i soldi per le medicine o semplicemente per andare a scuola, in poche parole chi non ha il necessario per vivere. Un dovere questo che, nell’attuale crisi economica globale che stiamo vivendo, si fa sempre più urgente e improcrastinabile.

 

Il Santo Padre ha poi messo in evidenza il secondo messaggio che il Vangelo di oggi ha voluto darci: quello altrettanto importante della condivisione, un atteggiamento questo assai differente da quello dimostrato dagli stessi discepoli che, di fronte all’ora tarda, avevano pensato semplicemente di rimandare a casa la gente in modo che si potesse sfamare per conto proprio. Una scelta questa che rivela la nostra propensione a ragionare in base alla logica del mondo che è poi la logica dell’ognuno pensi a sé stesso. Gesù, ha sottolineato il Pontefice, ha usato e ci insegna ad usare invece la logica di Dio che condivide il suo amore con noi invitandoci quindi, a nostra volta, a condividere quello che abbiamo con gli altri. (…) 
 


Lo stesso miracolo della moltiplicazione, ha proseguito Papa Francesco, non deve essere visto come un atto di magia ma piuttosto come un segno importante che ci invita ad avere Fede in Dio e nella Sua misericordia. Un Dio che assicurerà il pane quotidiano anche a noi, se soltanto sapremo anteporre le esigenze degli altri alle nostre. Il Pontefice ha poi sottolineato come lo stesso prodigio della moltiplicazione e della distribuzione dei pani e dei pesci, preceduto dalla benedizione, non sia altro che il preannuncio della stessa Eucarestia in cui Gesù istituì il memoriale perpetuo del Suo Sacrificio Redentore. Eucarestia che rappresenta un pane ben più importante di quello semplicemente terreno, un pane in grado di assicurarci la vita eterna grazie al dono che lo stesso Cristo ha fatto donandosi a noi per amore del Padre. Papa Francesco ha poi evidenziato la profonda contraddizione di chi si accosta alla stessa Eucarestia senza nutrire quegli stessi sentimenti di vera compassione e condivisione che Cristo ci chiede verso chi è nella necessità. Un atteggiamento che ci fa spesso voltare dall’altra parte di fronte a chi ci chiede anche solo un pezzo di pane e che ci fa dire “in guanti bianchi“, sono le stesse parole del Papa, “arrangiatevi da soli“.

 

Ecco quindi riassunti i tre punti cardinali della vita del Cristiano che si possono così riassumere: compassione, condivisione ed Eucarestia. Questa in definitiva, secondo il Santo Padre, dovrebbe essere la strada da percorrere su questa terra, un cammino difficile e quanto mai impegnativo la cui destinazione però travalicherà questo stesso mondo così carico di problemi facendoci ritornare di nuovo nella Casa del Padre.

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Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

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