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Quando le bombe americane uccisero “fatalmente” 184 bambini italiani

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Le bombe “umanitarie” americane non le conoscono solo i civili yemeniti, iracheni, libici, afghani, serbi e vietnamiti. Purtroppo le abbiamo conosciute anche noi italiani.

 

Seconda Guerra Mondiale, 20 ottobre 1944, Milano, Quartiere di Gorla. 36 bombardieri B24 del 451esimo Bomb Group della 15esima Air Force USAAF (United States Army Air Force), decollarono dall’aeroporto di Castelluccio dei Sauri, Foggia, con il compito di distruggere gli stabilimenti della Breda di Sesto San Giovanni.

Un errore di trascrizione o di interpretazione delle coordinate (non lo sappiamo perché non c’è mai stato un processo), causò un conseguente errore sulla rotta dei bombardieri. I quali, pur essendone consapevoli, sganciarono comunque gli ordigni in una zona che sapevano essere densamente abitata. Avrebbero potuto liberarsene durante il viaggio di ritorno, in parte campagna o sul mare. Oppure avrebbero potuto esplodere loro stessi con le bombe. Invece no, preferirono togliere la vita a qualcun altro a caso, invece che togliersela loro.

Peccato che le quasi 80 tonnellate di esplosivo colpirono gli abitanti dei quartieri Gorla e Precotto. Molte persone si trovavano già nei rifugi antiaerei, per il previo allarme, ma non fu sufficiente. La furia delle bombe americane colpì “fatalmente” il vano delle scale della scuola elementare “Francesco Crispi“, raggiungendone il rifugio sotterraneo e causando la morte di 184 bambini e di 19 docenti. Quello stesso giorno furono 614 le vittime estratte dalle macerie di Milano.

La ributtante storiografia maggioritaria sulla Seconda Guerra Mondiale ha fatto passare la disgustosa idea che gli attacchi e le armi usate dagli Alleati fossero più “buone” e “clementi” di quelle usate dall’Asse. Anzi ci hanno anche inculcato lo psicotico pensiero che qualsiasi azione militare intrapresa dagli Alleati fosse in qualche modo “giustificata” e “giustificabile” per un fine ultimo, ovvero la vittoria in guerra (senza condizioni).

Questa mentalità è spregevole.

Ancor più spregevole è però l’impunità persistente che ha avvolto gli autori di questa strage. Non un pilota subì un processo per questo né durante né dopo la guerra, non una parola di cordoglio e scuse fu mai pronunciata da un presidente americano.

Obama, seguendo la tradizione, ha preferito suggerire agli italiani cosa votare il 5 dicembre piuttosto che chiedere umilmente scusa per l’infame attacco perpetrato dai loro nonni.

La logica di Elzeviro è quella di analizzare la storia senza giustificare i carnefici in base alla divisa che indossavano.

Distaccandoci dunque dalla storiografia ufficiale, consideriamo con tranquilla coscienza, i bombardieri alleati dei criminali di guerra e il loro atto un crimine, evitabile, contro l’umanità.  

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Di Redazione Elzeviro.eu

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