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Vigili alla gogna? Una vergogna tutta italiana

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La polizia locale è sotto la gogna mediatica. E’ una vergogna, ma il disegno ai non sprovveduti è chiaro: si tratta di scatenare guerre fra poveri per licenziare nella Pubblica Amministrazione.
 
Stiamo assistendo ad un vero e proprio attacco alla Polizia Locale da parte di alcuni politici e parte dei “mezzi d’informazione”; un attacco studiato a tavolino, fatto di “informazione” (se così si può chiamare) tendenziosa e che distorce la realtà dei fatti in maniera a dir poco scandalosa.

Due delle più grandi caste (giornalisti e politici) si sono unite contro la parte più debole di lavoratori, quelli che si occupano di fare applicare leggi e regolamenti che gli stessi politici emanano. Dipendenti comunali (attualmente “bidelli con la pistola” CON TUTTO IL RISPETTO PER I BIDELLI E PER IL LORO LAVORO) che si occupano di Pubblica Sicurezza, violazioni al Codice della Strada, di Codice Penale, dei regolamenti comunali, commercio, polizia amministrativa e chi più ne ha più ne metta, usati dal politico e dal dirigente politicizzato di turno nelle battaglie elettorali al fine di risolvere tutti i problemi nazionali.
 

Forse all’origine del tutto è la famosa lettera della B.C.E. del 21/07/11 all’allora Governo Berlusconi (Noi siamo solo l’esperimento più cruento. Ci hanno provato con Polizia di Stato ma è bastato che minacciassero lo sciopero per ottenere la marcia indietro del governo Renzi) dove si diceva in sostanza di licenziare dipendenti pubblici e ai rimanenti di abbassare lo stipendio, ordine puntualmente eseguito dal governo Monti, da diversi governatori regionali e sindaci dei comuni Italiani che però si sono scordati di diminuire il proprio stipendio, anzi.
 
Ma veniamo agli ultimi episodi che ci riguardano da vicino. Agenti della Polizia Municipale di Torino aggrediti da due brave persone mentre svolgono il proprio lavoro. Il Tg1 in prima serata intervista uno dei due bravi ragazzi e una sua amica che addirittura asserisce di aver visto un Vigile dare un pugno al bravo ragazzo.
La versione dei Vigili? Lasciata al Comandante il quale si limita a dire abbassiamo i toni.

Altro episodio anch’esso andato in onda in prima serata e su molti giornali. A Vigevano i Vigili multano barista per la ciotola del cane… Una ciotola che poi si è rivelata essere alta mezzo metro. Alla faccia della ciotolina, il barista aveva un alano incrociato con una giraffa? Tg1…E per finire i Vigili di Roma accusati di assenteismo, contro i quali si sono scagliati quasi tutti i giornali,

televisioni, opinionisti e perfino cariche istituzionali, con in testa Renzi da Courmayeur dove è arrivato con
moglie e figli al seguito e con volo di stato pagato con soldi pubblici.

In tale ambito giornalisti, politici e grandi opinionisti tutti a fare i moralisti e accusatori sparando cifre senza operare nessuna verifica, e senza approfondire i fatti accaduti… Tutti, come bravi domestici, intenti fare e dire ciò che dice il “padrone”.. un Sindaco parla di licenziamenti, ma fino a poco tempo prima è stato fotografato mentre interloquisce con Buzzi (arrestato nell’inchiesta MAFIA CAPITALE) mentre dichiarava alla stampa di non aver mai avuto conversazioni con Buzzi… (Il Giornale 5/12/2014).
 

Adesso i “casi sospetti” sembrano 44 invece che oltre 800…(in verità i ben informati ci riferiscono di 44 avvii di procedure disciplinari perché non comparsi alla chiamata di reperibilità attivata con modalità molto dubbie e di una percentuale del 8% di assenza per malattia su una forza lavoro composta da più di 6000 Vigili). INGANNO DI STATO? Il tutto per giustificare una riforma della P.A. con il palese intento di massacrare diritti e stipendi con il consenso di una plagiata opinione pubblica incapace di capire quale disegno vi sia a monte.
 
Scatenano guerre tra poveri: dipendenti della P.A. Vs pensionati e lavoratori privati, mentre le caste se la ridono e se la cantano andando a sciare a spese di tutti (ma è il protocollo). Ma questa è l’Italia, i poveracci devono subire e obbedire, SEMPRE anche quando vieni chiamato in reperibilità alle ore 17 del 31 Dicembre per andare a lavorare la notte di capodanno (la reperibilità deve essere usata solo per eventi catastrofici ed eccezionali, ma ci sembra che capodanno venga tutti gli anni).
IL PESCE PUZZA SEMPRE DALLA TESTA … ma la testa non si tocca, non ha mai colpe, più si sale nella scala gerarchica e più diminuisce la responsabilità, non è colpa di nessuno, se non dell’ultima ruota del carro se l’organizzazione non ha funzionato… E INTANTO L’OPINIONE PUBBLICA ABBOCCA… Una sola frase ci viene in mente in questa occasione per spiegare certi episodi faziosamente raccontati…
DAVANTI ALLA PREPOTENZA DI QUESTE CASTE NOI NON SOLO NON CI PIEGHEREMO MA RISPONDIAMO COME UNA SOLA VOCE IN TUTTA ITALIA. NON CI FERMEREMO FINO A QUANDO LA NOSTRA CATEGORIA NON VEDRA’ RICONOSCIUTA LA SPECIFICITA’ DEL PROPRIO LAVORO.

CSA – sindacato autonomo, regioni e autonomie sindacali Torino. 

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Di Redazione Elzeviro.eu

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