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Quando il gatto non c’è i topi ballano

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E’ quello che succede ai senatori PD, che in assenza di Renzi, impegnato al vertice europeo,vogliono incontrare Berlusconi. Dopo averlo brutalmente estromesso dalla camera alta, adesso lo innalzano a padre costituente per salvare la loro prestigiosa poltrona. La politica non cambia di giorno in giorno, ma di ora in ora, e starci dietro fa girare la testa.

Per quanto riguarda poi la riforma della giustizia, posta su un tavolo traballante a 3 gambe, bisogna vedere a quale maggioranza farà affidamento Renzi per farla passare in parlamento, perché ne ha disposizione tre: una per governare, una per le riforme ed un’altra di riserva (M5S).

Sic stantibus rebus, non potrà venir approvata la reintroduzione del falso in bilancio e di tutto ciò che è stato cancellato da Berlusconi ed Alfano, quindi al premier non resta che appoggiarsi ai pentastellati. Ma se lo farà, gli salterà il governo, al quale tiene più di ogni altra cosa. Alla fine uscirà una porcata in perfetto stile democristiano, che cercherà di accontentare tutti (avvocati, giudici e partiti), anche se una buona riforma (stando a quel che si dice) non deve guardare in faccia nessuno e scontentare tutti in giusta misura.

Brutta gatta da pelare per Renzi al suo ritorno in Italia, che dovrà prendere una decisione affidandosi ai santi che ha in paradiso. Potrebbe pure scivolare sulla buccia di banana che ha mangiato in compagnia di Prandelli prima dell’inizio dei mondiali (per gli azzurri finiti miseramente). Troppa carne al fuoco finisce bruciata, ma al fumo acre siamo abituati. di Giuseppe Franchi N.a.a. 

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Di Redazione Elzeviro.eu

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