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Le riforme di Renzi? Trappole per topi

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Non c’era da aspettarsi altro da un politico che ha vinto le elezioni europee con una doppia trappola, come argutamente ha evidenziato Pietrangelo Buttafuoco da Lilli Gruber (21/ 6). In sostanza è riuscito a far credere alla destra che non era di sinistra, ed alla sinistra che solo a modo suo si poteva vincere.

Da buon fiorentino, ha vinto con uno schema machiavellico: è un vero DC, un nuovo Fanfani. Ha ancora i “polpacci intatti”, per ora. Nessuno infatti lo rincorre per morderglieli ed i giornali e le TV stanno dalla sua parte, ad eccezione del “Fatto quotidiano”, del “Giornale” e di “Libero”, anche se questi ultimi due devono tenere in conto il patto del Nazareno.

Renzi non cadrà sulle donne come l’ex cavaliere: è cattolico. boy-scout e monogamo anche se il potere è erotizzante. Finirà come Carlo V, che a Palermo nel 1513 disse: “Aiutami Cristo”, costringendo poi i posteri a scrivere “se non fu casto, fu cauto”.
A parte gli aneddoti, il suo è però un consenso momentaneo dovuto a gadget da una parte (80 euro) e da inasprimenti fiscali dall’altra, di cui i cittadini (toccati nelle tasche) prima o poi si accorgeranno. Tocca a noi cittadini, dal basso, costruire il nostro futuro che giace pestato in un rigagnolo di liquido puzzolente.

Non lasciamoci allettare da un pezzo di formaggio rancido che ha nel suo interno carote e bastonate; la situazione ce lo impone al di là della UE, dei giochini politici e dei vari escamotages trovati all’occorrenza per ingannarci.

Giuseppe Franchi Naa

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Di Redazione Elzeviro.eu

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