Ronchi dei…partigiani? Come si scrive la storia sempre da sinistra

Pochi conoscono questo piccolo comune italiano situato all’estremo nord est dello stivale, Ronchi dei Legionari. Un nome molto evocativo per un comune che all’apparenza poco dovrebbe conservare alla memoria italiana. Inizialmente chiamato Ronchi di Monfalcone deve la sua denominazione successiva al poeta e vate Gabriele D’Annunzio che proprio da Ronchi fece partire nel 1919 la spedizione dei suoi legionari per l’eroica impresa di Fiume.

La storia della conquista di Fiume è un mix di coraggio e scaltrezza, unite al fervore patriottico e ad una sana incoscienza, che ha visto un manipolo di soldati improvvisati mettersi contro non solo il torpore della politica italiana, ma anche contro la prepotenza degli stati vincitori della Prima Guerra Mondiale.

Ora a distanza di quasi un secolo dall’impresa alcune associazioni provenienti dall’estrema sinistra militante (tra cui l’onnipresente Anpi) hanno deciso di far fronte comune per cambiare il nome della cittadina in “Ronchi dei Partigiani“. Un vero e proprio atto di terrorismo storico che ci auguriamo vivamente non venga tradotto in realtà, dato che il richiamo ai partigiani non ha alcun riscontro con la realtà storica del Comune di Ronchi, oltre ad essere una provocazione verso chi vuole invece ricordare gli eroici legionari di D’Annunzio.

Di questa riprovevole iniziativa politica ne comprendiamo solo l’ottusità, dato che l’impresa fiumana non fu connotata da alcun colore politico o partitico, se non l’amore per il tricolore. L’ennesiamo tentativo di riscrivere la storia, l’ennesimo tentativo riuscito di mettersi in ridicolo  per chi vuole istigare all’odio a distanza di quasi 100 anni.