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La quiete dopo la tempesta

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Arriverà sabato col silenzio pre voto. Siamo giunti agli sgoccioli di questa campagna elettorale urlata ed agli osservatori non resta che tenere gli occhi puntati sui leaders che si sgolano nelle piazze e sullo share ottenuto nelle varie trasmissioni televisive. (Vespa alla Gruber (22/5) ha dichiarato che a “Porta a Porta” Renzi ha ottenuto il 27%, Grillo il 28,6% e Berlusconi il 15%). Anche i comizi presentano sorprese: Renzi ha parlato a Roma sotto il sole in Piazza del Popolo mezza vuota, Grillo a Milano ha infiammato piazza del Duomo di sera sotto la pioggia, mentre Berlusconi ha preferito il palazzo dei congressi dell’Eur, evidenziando che con i 100mila voti di una città di circa 300mila abitanti, Renzi si è autocatapultato a palazzo Chigi.

In attesa della serata conclusiva, che vede Berlusconi a Milano, Grillo a Roma e l’ex sindaco nella sua Firenze, l’attenzione deve rivolgersi alle procure ed ai magistrati, che non si fanno mancare niente. Dopo politici ed imprenditori, stanno incominciando a mettere le manette agli “intoccabili” del denaro, come s’è visto a Genova nella banca Carige (7 arrestati, di cui 4 in carcere e 3 ai domicilari compreso il vicepresidente Berneschi). Sta scricchiolando non solo l’impalcatura politica, ma anche quella finanziaria, che potrebbe riservare scenari inquietanti. Comunque sia, qualcosa di certo c’è. Da quest’autunno aumenterà sicuramente il nostro PIL, in quanto i cervelloni di Bruxelles inseriranno nei calcoli alcune voci mai prese in considerazione (stupefacenti,prostituzione e contrabbando di sigarette ed alcool).

Evidentemente hanno dato ragione a Berlusconi, che ha sempre ripetuto di aggiungere anche il “sommerso” per essere più vicini alla realtà. Pecunia non olet (il denaro non puzza). Sarà pure sterco del diavolo, ma è uno dei motori più importanti che fa girare il mondo.

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Di Redazione Elzeviro.eu

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