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Il cronoprogramma di Renzi è un pasticcio

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Spacciare come un successo l’eliminazione di 3mila consiglieri quando in realtà si aumenteranno di circa 25mila unità con il pasticciaccio di 12 città metropolitane ed altri pateracchi, è un’offesa all’intelligenza degli italiani. Rendere il Senato non più elettivo per sostituirlo con tutti i brontosauri “rossi” della politica come Fassino, Chiamparino, Pisapia eccetera, definendolo “Senato delle Autonomie” (di che cosa non si sa), è una schifezza di grande portata, alla quale si sono pure opposti ben 22 senatori del Pd (a cui se ne aggiungeranno certamente altri) presentando una proposta alternativa. Ma Renzi ha premura ed è veloce pure nel cancellare gli ostacoli, comunicando alla Gruber (3/4) che taglierà loro le gambe perché ritiene necessario calendarizzare, per l’eventuale discussione in parlamento, una modifica che mette in discussione l’abolizione del bicameralismo perfetto già progettato.

Il DEF (documento economia e finanza) che verrà presentato martedì 8 aprile (rispettando le date che sono diventate la sua ossessione) sarà esauriente in tutte le sue parti ed indicherà le coperture che il premier non ha voluto anticipare in TV. Il “rullo compressore” del Presidente del consiglio (come lui stesso ha definito il suo cronoprogramma) non si ferma, perchè su questo fiore all’occhiello dei tempi record si gioca la faccia. Se la giochi pure, ma non si mettono in atto simili porcherie chiamandole riforme. La lentezza burocratica va abolita e siamo tutti d’accordo, ma la fretta fa i gattini ciechi. Per favore, si abbia almeno il buon gusto di non parlare di semplificazione quando si tratta di confusione a livelli esponenziali che generano un caos tremendo. A questo punto, per sveltire le operazioni di rinnovamento politico, si potrebbe anche eliminare i 630 deputati della camera. Basta un premier per ricevere ordini da Bruxelles, con una telefonata ed un viaggetto, così per cambiare aria. Con questo andazzo non si sfalda solo F.I. a causa dello tsunami giudiziario che sta colpendo Berlusconi, ma tutto il sistema politico e, per estensione, l’Italia.
Giuseppe Franchi, Naa

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Di Redazione Elzeviro.eu

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