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Lo scopo di Renzi

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Non gli sta a cuore il futuro dell’Italia, vuole solo occupare la poltrona di Enrico Letta. Non importa se con la UE non ha carte da giocare (se non le sue chiacchiere) e se manca dell’esperienza necessaria. Per prepararsi all’evento frequenterà le scuole serali o si iscriverà ad un corso accelerato per corrispondenza. Il chiodo fisso ce l’ha dai tempi della I convention di 3 giorni alla stazione Leopolda di Firenze ( 28/30 ottobre 2011), ma ora corre il rischio di arrivare spompato al traguardo: a forza di voler rottamare tutti, nel tritacarne d’acciaio potrebbe finirci lui .

Deve fare i conto anche con Grillo , che nel “Vaffa day” nella sua Genova (01/12) s’è dichiarato pronto a dare una spallata al governo con l’estrema unzione a tutti i partiti dopo aver chiesto l’impeachment per Napolitano (anche Cossiga l’aveva tentato, ma non c’era riuscito).

Alfano appoggia Letta non perché spinto dall’emergenza o per spirito di sacrificio, bensì perchè teme di venir asfaltato da Berlusconi, che con un colpo di reni potrebbe inventare qualcosa di nuovo, così come ha fatto per sistemare le cose nel suo Milan. La politica intriga, non c’è che dire . Purtroppo però, per risollevare gli italiani dal baratro nessuno riesce a trovare la quadratura del cerchio che salvi capre e cavoli senza che il lupo europeo se li mangi.

Giuseppe Franchi, Noi automobilisti

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Di Redazione Elzeviro.eu

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