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Trump sconfitto? La storia dice il contrario.

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Le elezioni di Midterm hanno quasi sempre visto i presidenti in carica prendere sonore batoste. Spesso, perdendo la maggioranza anche al Senato.

 

Sulla nostra carta stampata si iniziano a rincorrere alcune fantasiose farneticazioni riguardanti, non tanto una memorabile vittoria dei dem, quanto piuttosto una presunta débâcle di Trump.

A ben vedere tuttavia, secondo la tabella riassuntiva riportata ai piedi dell’articolo (facilmente reperibile su Wikipedia), la sconfitta del presidente in carica nelle elezioni di Midterm è prassi più che consolidata; spesso con perdite di seggi di gran lunga più sanguinose alla camera e senza l’incremento fatto registrare dai repubblicani al senato.

Quel che è certo è che “theDonald”, da questo momento, si ritrova nella cosiddetta condizione dell’anatra zoppa e per i prossimi due anni dovrà confrontarsi con un’opposizione più numerosa e più agguerrita; soprattutto per ciò che concerne le riforme sociali ed economiche, di competenza del ramo del Congresso a maggioranza democratica. Un fatto che a dire il vero, presenta anche una seconda faccia della medaglia, garantendo al tycoon un alibi preconfezionato e pronto all’uso, ogniqualvolta un progetto di riforma non dovesse essere approvato.

Impossibile inoltre, non tener presente il rafforzamento della propria maggioranza al Senato (quello sì inusuale ed imprevisto), grazie al quale il Presidente potrà continuare a portare avanti indisturbato la sua politica estera: un bene più per lui, che per noi.

Alla luce di quanto riscontrato, parlare di una bocciatura o di un inesorabile declino verso una sconfitta alle prossime presidenziali sarebbe precipitoso, oltreché figlio di una lettura falsa e tendenziosa delle logiche elettorali americane.

 

 

Tabella di Wikipedia che riassume i risultati del presidente in carica alle elezioni di medio termine, con tanto di seggi persi (molti) e guadagnati (pochi).
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Di Filippo Klement

Classe 1990, ha studiato giurisprudenza, a latere un vasto interesse per la storia contemporanea e la politica.

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