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Arrestato il portavoce di Alba Dorata: la fine del partito o l’inizio di un complotto?

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Nella notte tra il 10 e l’11 luglio è stato portato a termine l’arresto nei confronti di Ilias Kasidiaris, portavoce del partito non filonazista greco, Alba Dorata. Andrà a fare compagnia al leader del movimento Michaloliakos, già arrestato e detenuto nel carcere ateniese di Korydallos. Così arriviamo alla cifra record di ben 9 esponenti del partito nazionalista in stato di arresto. E’ impressionante notare la velocità dell’escalation dell’azione giudiziaria, incominciata a seguito dell’uccisione del rapper antifascista Pavlos Fyssas: da lì perquisizioni a non finire, accuse e mandati d’arresto a raffica.

Kasidiaris, che aveva appena ottenuto un notevole risultato alle elezioni comunali di Atene (oltre il 16%) è stato accusato di detenzione illegale di armi per un’organizzazione militare che aveva lo scopo di ordire un colpo di Stato. Kasidiaris ridicolizza le accuse, sostenendo che le uniche armi in suo possesso erano regolarmente schedate, tranne una di proprietà del padre. Il portavoce di Alba Dorata sostiene inoltre che sia in atto un complotto per delegittimare e togliere di scena il partito nazionalista. A prova di ciò ci sarebbe un video (https://www.youtube.com/watch?v=yuHLKWeafcM) in cui lo stesso Kasidiaris colloquia con collaboratore del premier Samaras, un certo Baltakos. Nel video emergerebbe dunque come l’uccsione del rapper sia stata solamente un pretesto per cominciare una rappresaglia giudiziaria nei confronti del movimento. Il Fatto Quotidiano, oltre a connotare impropriamente e superficialmente il partito come filonazista (nei simboli, nel programma, nelle frasi non c’è niente che possa ricondurre Alba Dorata al partito Nazionalsocialista dei lavoratori), omette di parlare del video di Kasidiaris (http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/07/11/alba-dorata-in-manette-il-portavoce-e-il-nono-arresto-tra-i-deputati-del-partito/1057186/), un elemento che dovrebbe essere fondamentale per la difesa dalle accuse subite.

In ogni caso o ci ritroviamo di fronte a un’eccellente operazione della magistratura greca, la cui solerzia avrebbe evitato un fantomatico colpo di Stato anti-democratico (un po’ strana come ipotesi, viste le lacune del sistema giudiziario greco, attestatosi su italici livelli ormai da tempo), oppure ci tocca riesumare la solita teoria deel potere nascosto capace di manovrare un paese intero (verso la disfatta in questo caso).

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Di Redazione Elzeviro.eu

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