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Le lobby comprano gli emendamenti per controllare l’Unione Europea

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Per molti le “lobby” rappresentano una semplice chiacchiera da bar, un pour parleé qualunquista introdotto da chi argomenti non ne ha e utilizza il complotto come unica soluzione al tutto che ci circonda. Eppure i cosiddetti gruppi di pressione esistono e operano nemmeno troppo all’ombra, basti osservare le dinamiche delle elezioni americane e l’iter di approvazione di una legge al Congresso degli Stati Uniti, tutti passaggi ben controllati dalle lobby.

Ciò non vuol dire che i politici non abbiano alcuna forma di autonomia, ma significa che essi devono possedere un’elevata caratura morale per non farsi imbrigliare da interessi privati che vadano contro il bene pubblico. Anche in Europa operano le lobby, dato che per la seconda volta consecutiva la Commissione Europea non ha introdotto il registro per le attività lobbistiche (nonostante l’Europarlamento lo abbia già richiesto per la legislatura successiva). In poche parole la politica bruxelliana è sotto la costante influenza di interessi finanziari privati, in particolare quelli bancari.

Le prove? Basta semplicemente osservare le manovre economiche operate durante la crisi finanziaria, grazie alle quali le banche vennero salvate dal crack con ingenti quantitativi di denaro pubblico (62 miliardi di euro solo in Germania). Flusso di denaro che come possiamo osservare non  ha minimamente giovato alle economie nazionali, ma anzi ha permesso alle banche di proseguire le loro attività di speculazione finanziaria ad alto rischio (la Deutsch Bank rischia tuttora il fallimento per questo).

Tutti i progetti relativi all’Unione bancaria che doveva servire come supervisore dei comportamenti azzardati delle banche oltre al fondo bancario istituito per intervenire in momenti di crisi (così da non intaccare il fondo salva Stati, di pubblica provenienza) sono crollati. Esiste un vero e proprio mercato lobbistico degli emendamenti, creato ad hoc per inserire cavilli atti a sovvertire il senso di una legge o un progetto. Si parla di oltre 60 milioni di euro scambiati per un emendamento ad hoc. Tutta questa schifezza ha bisogno veramente di qualcuno che “rivolti l’Ue come un calzino” e il nuovo fronte euroscettico pare addentrarsi verso la giusta strada.

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Di Redazione Elzeviro.eu

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