Alba Dorata accusa di istigazione alla violenza un ebreo trotskista per slogan antifascisti
Il 3 settembre Michael-Matsas, 66 anni, militante trotskista greco e dirigente del Partito Operaio Rivoluzionario (EEK) dovrà presentarsi in tribunale. L’accusa: diffamazione e istigazione alla violenza.
L’istigazione è lo slogan “distruggiamo il fascismo” utilizzato durante le manifestazioni contro Alba Dorata del 2009. Quell’anno la sinistra si mosse per protesta contro i pogrom del partito neonazista verso gli immigrati. Su L’Elzeviro erano state accennate alcune delle violenze del partito qui.
Matsas, in quanto segretario generale del partito, è stato ritenuto responsabile da Alba Dorata di tutti i testi con l’obbligo di finire in tribunale. Commenta così questa scelta: «i fascisti greci scelgono la strada legale per fornire allo Stato un pretesto per gli attacchi contro la sinistra». E aggiunge: «Ma questi attacchi “legali” sono sempre accompagnati ad attacchi fisici “illegali” contro la sinistra, contro le comunità di immigrati, così come contro le sinagoghe e i cimiteri ebraici».
Matsas conferma quella che è un’opinione diffusa: «L’ascesa di Alba Dorata è indissolubilmente legata alla distruzione del livello di vita della popolazione […] milioni di persone, appartenenti specialmente alla classe media, sono state gettate nella disoccupazione e nell’impoverimento».
Torna allora il sospetto e il timore che la Grecia possa fungere da neo-Weimar con tutte le terribili conseguenze del caso.