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Azzurri: buonissima la prima!

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Di solito si dice che la miglior difesa è l’attacco…ma invece l’Antonio nazionale è riuscito nell’impresa di ribaltare il concetto con “il miglior attacco è la difesa!”. E sì perché, contrariamente a quella che sembrava essere la filosofia del Ct quando era alla Juve, la Nazionale ha fiutato il colpaccio invertendo l’ordine dei fattori con il più classico “prima non prenderle“. La vittoria contro il super favorito Belgio, nazione che però, a differenza nostra, non ha mai vinto nulla o giù di lì, è arrivata grazie alla difesa di ferro della Juve e alla regia in accoppiata di De Rossi e Bonucci, forse addirittura più il secondo che il primo. Se a questo aggiungiamo due mezze ali belle ficcanti e due attaccanti onesti ma diligentissimi pedalatori, il risultato fa 2-0 e palla al centro.

Ora come ora, lungi dal gongolarci in facili presunzioni e illusioni, siamo comunque primi nel girone e con tutte le carte in…fregola per continuare a far bene e…soprattutto a far male…agli altri. La squadra forse più scarsa tecnicamente degli ultimi trenta anni ma ricca comunque di blasone ed esperienza, ha saputo invertire le previsioni della vigilia con una prova tutta cuore, muscoli e polmoni a cui aggiungiamo pure una buona dose di C…con la maiuscola che non guasta mai vedi l’occasione divorata da Lukaku.

Comunque, dopo un inizio arrembante, le due squadre si studiano con un Belgio stranamente guardingo e sornione e con l’Italia che tiene il centro campo con ferrea dedizione pronta a ripartire e a far male ai diavoli rossi. Dopo un gran tiro di Nainggolan sventato da Buffon a latere, la svolta arriva al 31° quando un preciso lancio da quasi metà campo di Bonucci trova prontissimo il buon Giaccherini che, sorprendendo in velocità la difesa balga, di corsa stoppa il pallone di sinistro quasi fosse CR7 e poi con il destro fredda Courtois in uscita.

Non ci si crede ma stiamo vincendo contro la squadra data per quasi favorita…roba da matti! Il secondo tempo non sembra adatto ai deboli di cuore perché il Belgio inizia a schiacciarci nella nostra metà campo e iniziano a fiondare palloni nella nostra difesa asserragliata come gli eroi di Fort Alamo. Al 53° ci viene un coccolone perché Lukaku a tu per tu con Buffon manda il pallone quasi a lambire la traversa e…a trafiggere le nostre coronarie. Dopo altri patemi d’animo si arriva al minuto 36 quando Pellé devia di testa a botta sicura ma l’urlo del goal gli si strozza in gola perché Courtois gli fa il dispetto di deviargli in volo la mortifera capocciata.

Ma non finisce qui perché, dopo essere rimasti in trincea per altri interminabili minuti, il subentrato Immobile con una gimcana velocissima si mangia mezza diavoleria rossa e spara un bolide al fulmicotone che solo la manona di Courtois riesce a deviare con un tuffo acrobatico degno del circo Togni. L’Italia, nonostante i lampi immobilistici, arranca sempre di più con Candreva sempre più a corto di fiato e con i Belgi che più che indiavolati sembrano assatanati. Ma il diavolo, si sa, fa bene le pentole ma non i coperchi perché l’Italia chiude la pentola in ebollizione delle smanie diaboliche con il gran destro al volo di Pellè servito di fino proprio dall’ultimo lampo di lucidità dello stremato laziale.

Per i belgi è disfatta per noi invece è semplicemente fatta…ora venerdì ci aspetta mister Ibra con i suoi lancieri giallo blu…godiamo del primato e intanto tocchiamo anche ferro e altre parti innominabili. Speriamo solo di non andarci a rompere il naso per il semplice motivo che a questo riguardo…abbiamo già dato con la tranvata che l’Antonio nocchiero si è beccato incocciando di gioia per il primo goal contro quella suprema branda di Zaza

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Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

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