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Il cuore azzurro oltre l’ostacolo

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L’Italia contro la Norvegia prima soffre ma poi vince e convince grazie alla coppia Florenzi Pellè. Grazie ad un regolamento cervellotico, nonostante il primato nel girone, in Francia non saremo teste di serie.

 

L’Italia chiude in bellezza e all’Olimpico batte la Norvegia con convinzione e bel gioco. Su tutti il romanista Florenzi che, caricato come una molla dal clima di casa, fa la partita della vita accendendo un match che si era messo subito male con il vantaggio iniziale norvegese. Conte inizialmente si affida al classico 3-5-3 con Florenzi e De Sciglio sulle ali e con la premiata ditta Eder, Pellé là davanti. Dopo una partenza a razzo dei nostri che sfiorano quasi subito la porta con una deviazione di Pellè, arriva infatti la doccia fredda del goal di Tettey che con un gran tiro di contro balzo al 23° buca la rete azzurra. A quel punto gli azzurri, dopo qualche minuto di prevedibile contraccolpo psicologico, ricominciano ad assediare l’area avversaria e al 35° sfiorano il pareggio con una testata ravvicinata di Pellè che fa gridare al goal visto che il pallone sfiora letteralmente la porta norvegese. Chiude il primo tempo una gran bordata da fuori area di Florenzi sulla quale si supera Nyland.

Il secondo tempo ricomincia sulla falsa riga del primo e gli azzurri ricominciano ad aggredire una Norvegia sempre più arroccata e guardinga. Eder, innescato da una torre di Pellè, solo davanti al portiere non trova il guizzo giusto grazie anche all’intervento decisivo del solito attentissimo Nyland. Conte a quel punto, dopo aver sostituito un acciaccato Eder con il guizzante Giovinco, manda in campo Candreva e cambia modulo passando al 4-4-2 che alla fine diventerà un 4-2-4. Entrato il laziale insieme a Bertolacci al posto di un incerto Montolivo e di Barzagli cambia anche lo spartito e la musica che si suona assomiglia ad un crescendo rossiniano. Candreva mette subito Florenzi in condizione di segnare ma il goal viene annullato per fuori gioco dello stesso. Al 74° arriva il giusto premio per tanta e tale pressione: Candreva, sempre lui, innesca Giovinco che mette al centro e Florenzi, su indecisione fatale di Aleesami, si inserisce con la leggerezza silenziosa e la rapidità di una pantera e con un tocco da…rapina del secolo, insacca davanti agli occhi allibiti della immobile difesa norvegese.

Viste le notizie che arrivano da La Valletta con la Croazia che vince sulla squadra di casa, la Norvegia si riversa in attacco per cercare di evitare il terno all’otto degli spareggi tra le terze ma, così facendo, pone inesorabilmente il fianco alle ripartenze azzurre tanto che al minuto 83 Florenzi si invola sulla destra, pesca dalla parte opposta Pellè il quale fa partire un mortifero sinistro di controbalzo che fa…il verso al primo goal di Tettey. Vittoria finale, primato nel girone ma, a causa di un regolamento più scandalosamente cervellotico del cubo di Rubik, nonostante l’Italia, oltre che capolista, sia anche l’attuale vice campione d’Europa, non sarà teste di serie. Pazienza…perché se questa è la squadra che approderà in riva alla Senna, possiamo stare tranquilli anche se magari incontreremo subito lo spauracchio Belgio attualmente in testa alle classifiche mondiali davanti alla stessa Argentina: Conte dice che a questo punto nessuno traguardo è proibito e…se lo dice lui…

Italia-Norvegia   2-1  reti di Tettey (23′), Florenzi (74′), Pellè (83′)

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Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

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