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Dopo l’addio di Devis Mangia, che ringrazia la FICG e lascia l’incarico da vice-campione d’europa, ad assumere il posto sulla panchina degli “azzurrini” è Luigi Di Biagio. L’ex giocatore di Brescia, Roma e Inter è al suo primo vero test importante nella veste di allenatore, ha infatti ottenuto il patentino nel 2008 e in curriculum,di rilevante, può vantare esclusivamente l’esperienza nel 2011 come selezionatore della Nazionale Under 20, dopo essere stato nel 2008 allenatore degli allievi della Cisco Roma. L’esperienza con l’Under 20 gli ha certamente permesso di conoscere ancor più da vicino l’ambiente azzurro, scovare alcuni giovani italiani interessanti e soprattutto è stata l’occasione per farsi apprezzare dal vice presidente FICG Demetrio Albertini, il quale molto probabilmente è stato uno dei maggiori sostenitori della candidatura dell’ex centrocampista.
A Di Biagio il compito non così scontato di aprire un nuovo ciclo, dopo l’ottima avventura azzurra guidata da Mangia, considerato che molti dei giocatori cardine dell’attuale rosa dell’ under 21 sono prossimi al passaggio in Nazionale maggiore. Dell’intera rosa dei convocati agli ultimi campionati Europei solo il difensore Bianchetti, il portiere Leali e l'”enfant prodige” Verratti hanno meno di 21 anni. La prima ardua sfida che dovrà affrontare Di Biagio sarà quella di trovare e coltivare i “nuovi” Verratti, Insigne,Destro, Florenzi…e offrire loro una vetrina importante per mettere in mostra le loro qualità tecniche oltre che assisterli nella crescita mentale. Testa e gambe devono andare di pari passo. Aldilà dei meri risultati( i prossimi impegni importanti saranno l’Europeo del 2015 in Rep.Ceca e le Olimpiadi di Rio del 2016), la speranza è quindi piuttosto quella di continuare in un processo di valorizzazione dei nostri giovani e sperare che i club italiani non se li lascino sfuggire sotto il naso ( Caldirola e Donati docet).
Riportiamo anche un breve estratto delle prime dichiarazioni del neo Ct rilasciate in un’intervista per la Gazzetta dello Sport :”Sono orgoglioso di questa scelta. Prendo una squadra da ricostruire , prima di me Ferrara e Mangia hanno fatto un ottimo lavoro. Molti di questi ragazzi li ho già allenati, conosco bene l’ambiente azzurro, quella con l’Under 20 è stata sicuramente una bella esperienza che mi ha dato modo di maturare sotto tanti profili. Ora inizia una nuova avventura e dobbiamo farlo nel modo migliore possibile, cercando di proseguire sulla strada che ha portato questa squadra ad ottenere ottimi risultati e a compiere fino ad oggi un cammino straordinario”. I modelli a cui si ispira? “ Cercherò di prendere il meglio da Zeman, Mazzone e Lippi“
Paolo Sgarlata
