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Analisi dello Statuto Albertino e le Costituzioni del primo ‘800

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Analisi dello Statuto Albertino e le Costituzioni del primo ‘800

Michela Marco

? 15,00

2012, brossura

Ramazzina M.

2012

Atene del Canavese

 

Nelle scuole superiori i programmi sono troppo lunghi: c?è troppo da fare e, specie in quinta, troppo poco tempo. Ecco che allora gli insegnanti si muovono con velocità, dal momento che fermarsi prima della Seconda Guerra Mondiale è inaccettabile (poco conta se viene lasciato fuori il periodo che va dal Secondo Dopoguerra fino al crollo del Muro). In questo modo non si riesce ad avere un vero e proprio “senso delle cose e dei fatti”: la Storia diventa un susseguirsi meccanico e necessario di date, senza la giusta riflessione del perché da una causa A si passi ad una causa B. Così facendo non si comprende, ad esempio, l?importanza che lo Statuto Albertino avrà nel corso della Storia d?Italia per quasi cento anni dal 1848, quando venne concesso da Carlo Alberto di Savoia, fino all?Assemblea Costituente del 1946.

 

Per comprendere meglio l?importanza di quel documento si può fare riferimento al libro di Marco Michela “Analisi dello Statuto Albertino e le Costituzioni del primo ‘800” edito da Atene del Canavese. Recuperare lo Statuto per fare delle riflessioni su di esso non è «un?escursione nell?antiquariato», perché, in primo luogo proprio, è il Regno Sabaudo, in cui esso fu concesso in un?ottica di «organizzazione moderna ed efficiente dello Stato», che porta avanti l?unificazione dell?Italia e lo “esporta” negli altri Stati pre-unitari; in secondo luogo «la fatica dei nostri Padri Costituenti sarebbe stata ben più impari se non avessero avuto un illustre predecessore», fonte anche, grazie ai limiti mostrati nel Ventennio, di insegnamenti per la futura Costituzione.

 

L?opera si articola attraverso 3 macro-capitoli: “Presupposti dello Statuto Albertino”, “Analisi dei contenuti dello Statuto” e “Le altre Costituzioni della prima parte dell?800”. Il tutto si suddivide in altri micro-capitoli in modo da permettere al lettore di orientarsi. Particolarmente interessante quello sulle “Differenze con la Costituzione vigente” permette di capire i passi avanti fatti anche solo in 100 anni di Storia unitaria e mondiale dal nostro Stato (tenendo conto anche delle bufere che su di esso si sono abbattute). Anche il sottocapitolo che presenta altre Costituzioni, come quella statunitense e francese, è interessante, perché permette di instaurare un confronto fra queste e lo Statuto per comprenderne il grado di modernità.

 

Michela porta avanti la propria analisi con uno stile che utilizza un registro linguistico medio: non ci sono tecnicismi, se non appena quelli estremamente necessari a dare all?opera una dignità da lavoro specialistico. Ad ogni modo un lettore digiuno di diritto e politica potrà comunque comprendere quanto sostenuto, senza dover tenersi accanto un dizionario, grazie anche all’uso delle metafore da parte dell’autore che traducono in immagini alcuni concetti che, se spiegati, potrebbero risultare pesanti.

Data la semplicità dell’opera che non esclude alcun tipo di lettore “Analisi dello Statuto Albertino e le Costituzioni del primo ‘800” è una lettura consigliata a chi volesse approfondire un tassello importante della Storia d’Italia, “importante” sia da punto di vista delle conseguenze a breve termine, sia di quelle a lungo termine.

Luca V. Calcagno

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Di Redazione Elzeviro.eu

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