Com’era ovvio e ben immaginabile, la politica è al centro della scena nel festival della più violata par condicio della storia, condotto da due sinistrorsi personaggi dell’ammiraglia della sinistra, quella RaiTre che pagano tutti gli italiani conferendo annualmente il saldo del canone all’azienda.
Crozza entra vestito da B., come in un programma (sinistrorso di RaiTre, manco a dirlo: Ballarò).
“Vai a casa!”, così una voce femminile dalla sala dell’Ariston, durante l’esibizione. Fischi e contestazioni per Maurizio Crozza all’Ariston: “No politica a Sanremo”, è l’urlo che si leva dalla sala. “La mia non è propaganda, dai non fate cosi”, Maurizio Crozza tenta inutilmente di placare il pubblico dell’Ariston, che anche Fabio Fazio prova a calmare. Ma si sente ancora urlare “fuori!”.
Ma cosa si aspettava il pubblico, con quei presentatori? E se persino Corriere della Sera titola così: “Al via il Festival più «politico» degli ultimi anni”… Viva la par condicio…