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Dichiariamo guerra a Fitch

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E’ in corso l’ennesima forma di illegale ingerenza negli affari interni dello Stato italiano e di altri stati sovrani europei. 
Mentre l’asticella del debito pubblico sta per sfondare  la soglia dei duemila miliardi di euro, grazie al meccanismo perverso creato dalle lobby finanziarie internazionali, che così ingabbiano gli Stati e la loro libertà, Fitch, agenzia di rating, effettua come al solito delle previsioni pilotate. 
Chi sia stavolta l’attore che ha finanziato la capacità divinatoria di Fitch purtroppo non ci è dato sapere, sta di fatto che l’agenzia, cui nessun cittadino ha chiesto il parere si è espressa, ovviamente in negativo, sulla futura crescita del Pil in tutta l’Eurozona.
Cassandra fu veggente di sventure ma mai creduta, Fitch è allo stesso tempo veggente e realizzatore delle disgrazie che ci piombano addosso, in quella che è economia irreale dettata unicamente dalle aspettative e appunto dalle faziose previsioni. 
Viene annunciata in maniera tragica la contrazione del Pil dello 0,5%, quando pochi di noi sanno che il Pil è un indicatore per lo più inesatto nel tracciare la crescita di un’economia (il Pil aumenta infatti anche quando crescono gli ingorghi al semaforo e la benzina viene così consumata). 
Purtroppo nel mercato finanziario l’ignoranza e la paura sono sovrani assoluti ed influenzano così i fattori di un futuro ed ulteriore declassamento. 
Giovanni Paolo II contribuì alla distruzione della becera realizzazione del comunismo, manca però ancora un papa che liberi dalla fonte primigenia di tutti i mali: il capitalismo finanziario. 
Il “Far soldi per farne altri e altri ancora“, senza un obiettivo finale che possa interrompere questa perversa catena. 
San Francesco rinunciò al proprio benessere materiale per poter dedicarsi a quello spirituale, che l’omonimo papa voglia guidarci su una strada simile?

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Di Redazione Elzeviro.eu

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