Wall Street aveva investito tutto su Romney, lo sfidante sicuro di farcela, che aveva pronunciato solennemente: “io sono un bianco che strapperò la Casa Bianca ad un afroamericano”. Ma così non è andata ed i “mercati” si sono vendicati sulle borse di tutto il mondo “bruciando”.
Bruciando. Cioè inghiottendo cento miliardi di capitalizzazione per rifarsi delle spese. Non sanno perdere ed hanno punito i popoli occidentali minacciando di togliere agli Usa la tripla A se Obama non si affretta ad abbassare il debito pubblico. Gli americani hanno però scelto il loro presidente dimostrando indipendenza, mentre noi italiani abbozzeremo di fronte al potere delle banche lunghi e distesi a terra.
Non basta al Pdl copiare le loro primarie, ci vuole ben altro per riprendere i voti che hanno perso genuflettendosi alla Ue. In fondo cosa sono realmente Monti e Napolitano al di fuori delle loro effimere cariche che stanno per scadere? Dispiace ammetterlo, ma siamo peggio dei greci, perché quanto meno questi ultimi si ribellano e protestano visibilmente sulle piazze.
Noi invece ci accontentiamo di primarie farlocche nell’illusione di scegliere. Scegliere cosa, se le linee -importanti- sono uguali in ambedue gli schieramenti?
Finchè antieuropeista suonerà come pupulisti (nel senso spregiativo) ed antipolitici, non si potrà mai parlare di cambiamento.