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Il tartufo, si sa, è un tubero pregiato e molto costoso, tant’è che il tartufo bianchetto, può arrivare al valore di mercato di 700 euro e rotti. Il Tuber oligospermum, invece, importato dal nordafrica e di cui nel nostro paese è vietata la vendita, non ha nessun valore. Ebbene si tratta di una truffa organizzata nel dettaglio e che coinvolge anche alcune aziende di aromi.
Il titolare di una ditta pistoiese importava illegalmente dal Nordafrica tuberi senza valore nei quali si può ravvisare una somiglianza esteriore al tartufo nostrano. I prodotti venivano poi venduti a tre ditte, ben consapevoli della truffa. Queste tre ditte nella provincia di Bologna e di Pesaro-Urbino li lavoravano con aromi e li oliavano, spacciandoli per tartufo bianchetto. Il prodotto era destinato al mercato estero, soprattutto verso il Brasile, ma non si esclude che qualche connazionale sia stato altresì raggirato.
E’ stata l’Università Alma Mater di Bologna a fugare qualsiasi dubbio sull’appartenenza del prodotto in questione al ‘tuber oligospermum’ proveniente dal Nordafrica.
Da questa truffa si può ben trarre l’insegnamento: i prodotti pregiati e costosi è pressoché impossibile trovarli a prezzi stracciati senza che vi sia qualcosa sotto: se si crede di essere in procinto di fare un affare, sarà sempre bene servirsi dell’ausilio di un esperto, ma ancora più consigliabile è rivolgersi ad un fornitore di fiducia. Altrimenti si rischia di incappare in prodotti artificiali sulla base di schifezze di tal fatta, importate dal Nordafrica.
