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La morte del piccolo Franco: un incidente evitabile con più perizia degli organizzatori, oppure fatalità dovuta ad un malessere / malattia congeniti?
PRATO – «NON VOLEVA ANDARE ALLA GITA»: queste le parole della madre del bambino portato a fare una cocente camminata di chilometri sotto il sole da un gruppo estivo legato alla parrocchia. Succede a Careggi, dove la prima ad arrivare all?ospedale è la madre, seguita solo un?ora dopo dal padre del bambino di 11 anni, Franco Lori. Arresto cardiaco. Il Pm non dà per certo il fatto che non si trattasse di un problema congenito, ma certo è che una camminata di tal fatta, sotto il sole, non era adatta al piccolo che, per stessa ammissione della madre sconvolta non voleva recarsi alla camminata ed era più a suo agio a casa, a giocare al computer. Putroppo l?idea, giusta, dei genitori di mandare il piccolo a farsi degli amici nel gruppo Gres su spinta della parrocchia, si è rivelata tragica.
LE RESPONSABILITA? – Le responsabilità vanno da ricercarsi nel percorso infiammato dal sole e troppo lungo, senza le pause e la ristorazione necessarie. E? un fatto che altri bimbi si siano sentiti male e siano dovuti intervenire alfine gli elicotteri per cercare di salvare il piccolo dall?arresto cardiaco, mentre molti altri bambini sono stati trovati stremati e disidratati. E? un fatto che in questa camminata qualcosa di anormale si deve essere verificato e i bambini anche non allenati sono stati sottoposti ad uno stress fisico esagerato. Restano le parole di due genitori (Franco era figlio unico) sconvolti: “gli amici se li farà in Paradiso”; “avrebbe voluto giocare per la Fiorentina, ma a calcio era una schiappa?”
I MEDICI – La Usl di Prato intanto dichiarato alla stampa che gli altri bambini, il parroco e due accompagnatori «apparivano emotivamente provati per quanto accaduto ma erano in buone condizioni di salute». Questo in contrasto con le dichiarazioni di coloro, alcuni genitori, che hanno invece visto tra i bimbi disidratazione e stanchezza ai limiti della sopportazione.
