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Auto a metano: “perché no?”

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I prezzi della benzina sono vertiginosamente scesi a 1,5 ? nel weekend. Sconti matti, code ai distributori Eni e Agip, che, tra gli altri, si sono prodotti in questa grande generosità. Ci viene però da pensare che se la benzina è arrivata a livelli record di quasi 2?/l, poterla vendere a 1,5? sia una bella presa per i fondelli, dacché evidentemente i distributori e le compagnie potrebbero permettersi di non caricare così tanto i prezzi.

Forse di questi sconti invece le compagnie avevano davvero necessità, constatato l?incremento esponenziale di automobili e a gpl o a metano? Il futuro è questo: il rifornimento alternativo, e si sostanzia nella ferrea volontà dell?automobilista di cessare di essere preso in giro con prezzi gonfiati ed inverosimili. Perché una persona che utilizza molto l?automobile dovrebbe spendere 80 ? per un pieno anziché 35?? A chiunque percorra più di 20mila chilometri annui è conveniente, se non da suggerire, un impianto a gpl o a metano, che tra l?altro non preclude il serbatoio a benzina, il quale verrà consumato nelle partenze (permettendo agevoli partenze sprint) o nelle salite più ripide, magari sterrate ed in prima marcia.

I costi per le conversioni di un?automobile sono per ora abbordabili, nonostante siano in fase di incremento, incremento che va naturalmente di pari passo con l?aumento della domanda. Senza contare che le auto dotate di questi impianti godono di prerogative e vantaggi di circolazione nel regime di traffico limitato nelle maggiori città italiane. Uniche due pecche: non ci sarà più spazio per la ruota di scorta, salvo di volerla tenere nel bagagliaio, e i distributori sono ancora pochi, ma comunque collocati in punti strategici e ben raggiungibili.

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Di Redazione Elzeviro.eu

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