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3D: la tecnologia delle emicranie

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Si è ormai creata uno spazio tutto suo nella high-tech del XXI secolo una innovativa evoluzione del cinema: la tecnologia 3D, che permette di vedere, mediante appositi occhialini, i film, o magari anche singole immagini, in maniera più reale. Come?  Conferendo la falsa impressione al nostro cervello di stare guardando immagini tridimensionali; ma in realtà non è così entusiasmante la notizia. Recenti studi effettuati presso l’ University of Berkley in California hanno dimostrato che, la tecnologia 3D, così tanto diffusa, è responsabile di problemi alla vista, a lungo andare.

Tra gli effetti  immediati, vi sono invece nausea ed emicranie. Come quando i genitori avvertono i propri figli di tenere una certa distanza dalla tv, perché fa male agli occhi. Bè, d’ora in poi, il messaggio dovrà essere esteso anche ai nuovi televisori HDTV dotati di visione in 3D. Ciò che, di più straordinario e al contempo preoccupante, è emerso dagli studi americani sul 3D, è che il cervello, nel momento in cui si indossano gli occhialini, è costretto ad elaborare una visione oculare a dir poco innaturale; infatti, deve compensare all’arduo compito di trasmettere ‘falsi messaggi’ ai sensi dell’individuo.

Sono chiamati ‘falsi messaggi’ perché in fondo sappiamo che ciò che guardiamo dagli occhialini è ben diverso da ciò che guarderemmo sullo schermo senza di essi. E’ un fenomeno chiamato ‘vergence?accomodation conflict’, conflitto fra l’accomodazione e la vergenza che, a nostra insaputa danneggia e cervello e vista. L’allarme non interessa solamente il mondo della cinematografia, ma anche quello dei video-game. La stessa Nintendo ha infatti dichiarato il divieto, ai minori di 6 anni, di giocare in modalità 3D, in quanto gli individui avrebbero potuto accusare complicazioni nello sviluppo oculare.

Nel frattempo molti cineasti approfittano del grande successo, letteralmente tridimensionale, di cui stanno riscuotendo i film in uscita nelle sale; particolarmente in questo periodo estivo, in cui molte famiglie scelgono di alienare l’afa di città godendosi un buon film all’interno di sale climatizzate e popcorn.

 

di Giuseppe Fioretto

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Di Redazione Elzeviro.eu

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