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L’uomo del bigliettino

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Ribadire che il governo Letta ricalca quello di Monti è francamente inutile. Basta fare un salto indietro di due anni e tutto diventa chiaro. Enrico Letta è colui che passò quel bigliettino a Monti per fargli capire che poteva contare sulla sua collaborazione, sottolinaeandogli che gli sarebbe stato sufficiente alzare un dito per ottenere il suo appoggio qualora ne avesse avuto bisogno. Cosa ci si poteva aspettare da un uomo così, pronto ad una sudditanza cieca a prescindere? Niente altro di quanto sta accadendo.Ne è la prova la legge di stabilità (che aumenta la tassazione di oltre due miliardi per il 2014), ma non solo.Per chi lo ricordasse, il premier in carica è colui che durante la trasmissione “Omnibus” del 24/11/12 affermò:” Monti va tenuto a bordo” , quindi è ovvio che intende proseguire la strada del “tecnico” professore, ormai finito su una scialuppa in balia delle onde anche se incollato sullo scranno di Senatore a vita. Il governo Letta, appoggiato da Napolitano, sta diventando indigesto anche a chi ha lo stomaco dello struzzo, ma non basta ancora. Fra non molto anche Renzi deporrà lo scalpello che ha usato per fare colpo su una massa di ingenui. Le sue “rottamazioni” non sono altro che scalfitture su un muro granitico di schiavi, corrotti ed inetti per fare carriera. Al diavolo questi “europeisti” che fanno politica come se stessero seduti attorno ad un tavolo da poker. Loro bluffano, ma l’Italia va in rovina davvero.

Giuseppe Franchi

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Di Redazione Elzeviro.eu

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