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Come sopravvivere alla sanità siciliana: la guida dell?Assessorato

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Palermo – Che la Sanità siciliana fosse affetta da gravi malanni, questo lo sapevamo in tanti, ma di qua a metterlo per iscritto pubblicandolo sulla gazzetta ufficiale della Regione Sicilia, ne corre…

E invece, in una Sicilia sconvolta e devastata dalla rivoluzione di Crocettiana natura, succede anche questo.

Per comprender meglio quello di cui stiamo parlando, pubblichiamo uno stralcio della guida in questione:

“GUIDA PER IL PAZIENTE CHE SI RICOVERA IN OSPEDALE”

“Il medico che vorrei:

mi lascia raccontare la mia storia e veramente mi ascolta

è interessato a me come persona

mi spiega le cose con chiarezza e risponde alle mie domande mi coinvolge nelle decisioni

stabilisce un buon rapporto con i miei familiari

mi dice la verità ma non mi toglie la speranza”

CARE

Premessa

Gentile Signore/Signora, questa guida nasce per fornirLe informazioni che possono esserLe utili durante l?accoglienza in reparto, durante la degenza e al momento della dimissione. Fra queste informazioni  sono  particolarmente  importanti  quelle  che  riguardano  il rapporto che Lei avrà con il personale sanitario, e in particolare con i medici e gli infermieri, che sono quelli che Le saranno più vicini.

1. Accoglienza in reparto

L?ingresso in reparto è preceduto dalle attese per il ricovero o per la visita prericovero in Pronto Soccorso. Sono attese che si svolgono spesso  in  ambienti  disagevoli  e  affollati  dove  i  pazienti  aspettano anche per ore un turno segnato su inaffidabili elenchi cartacei, e dove hanno difficoltà nell?identificare il personale a cui chiedere informazioni sui tempi di ricovero o sull?assegnazione al reparto di competenza. Si tratta di problemi che riguardano le direzioni dell?ospedale, ma  che  medici  e  infermieri  spesso  imparano  a  conoscere,  e  che potrebbero con insistenza segnalare alla direzione sanitaria o all?ufficio relazioni con il pubblico. Giunto in reparto, Lei riceverà dal caposala o da un infermiere le informazioni essenziali sulla sala in cui si ricovera, sui bagni e sul funzionamento del reparto. Se il reparto fosse affollato, il Suo ricovero non potesse essere differito e Lei dovesse essere provvisoriamente ricoverato  in  barella,  chieda  che  il  passaggio  a  un  posto  letto  sia quanto  più  sollecito  è  possibile,  che  la  barella  sia  relativamente comoda  (larghezza,  spessore  del  materassino)  e  che  sia  particolarmente  curata  l?attenzione  per  evitare  cadute.  Non  abbia  remore  a chiedere informazioni e chiarimenti se ritiene di averne bisogno. ?.”

La guida ha suscitato le proteste delle direzioni sanitarie, del personale medico e paramedico, additato dalla stessa, come fautore ed artefice dei disagi arrecati ai pazienti siciliani.

Nella guida le sale di attesa vengono descritte come fatiscenti, il personale medico scortese e scostante, insomma un bel quadretto.

L?assessorato alla sanità, notizia di stamattina, ha ritirato la guida e dice di dovere eseguire delle modifiche alla stessa.

Ma mi pongo una domanda, ma prima di presentarla in gazzetta, non era il caso di leggerla con calma?

Ora, mi sorge anche un dubbio; data la carenza di deliberazioni del Governo regionale, questa guida e l?intervento  del  Dr.  A.  Lombardo,  segretario  regionale  ANED,  alla  riunione della Consulta regionale della sanità del 31 maggio 2013, che chiude la gazzetta; hai visto mai siano un riempitivo?

Ai posteri l?ardua sentenza.

Giuseppe Morello

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Di Redazione Elzeviro.eu

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