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I racconti del guardaparco. Uomini e animali del Parco del Gran Paradiso

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I racconti del guardaparco. Uomini e animali del Parco del Gran Paradiso

Capello Ezio

? 20,00

2013, 303 pp., brossura

Lazzaretti Editore

Su queste pagine era già stata già recensita la riedizione per bambini de I racconti del guardaparco. In questa occasione invece si andrà a a recensire il libro “originale”, recentemente andato in ristampa.

Il sottotitolo del libro è uomini e animali del Parco del Gran Paradiso ed è da tenere a mente, perché nei racconti di Capello non si ritrovano solo storie di animali, ma anche di uomini che sembrano quasi leggendari come Felice Berthod, bracconiere che in seguito si “converte” e diventa guardaparco. Ma vi sono anche altre figure come Giovanni, un anziano signore trovato dall?autore sotto la pioggia senza ombrello che si fa dare un passaggio all?osteria più vicina e alla fine, dopo aver raccontato una storia a Capello, chiede di essere ricordato nel libro solo come Giò-àn.

Dunque da una parte ci sono le storie degli uomini che hanno vissuto nel Gran Paradiso nel dopoguerra, il periodo più difficile per il parco. Periodo in cui non si era certi che sarebbe potuto durare a lungo, dati i pochi animali e i numerosi bracconieri. E d’altra parte il parco diventa l?altro grande protagonista dei racconti, tramite i vari guardaparco viene raccontata la ripresa del Gran Paradiso fino ad arrivare alla stabilità che possiede ancora oggi.

Gli altri protagonisti sono, ovviamente, gli animali. Animali che vivono delle storie che a leggerle non paiono quasi vere e si resta meravigliati, facendosi persino venir voglia di fare un salto al Gran Paradiso. Anche queste vicende anche un che di leggendario, come il cane Lida che ad un cenno del padrone correva in paese a prendergli il giornale o all?occorrenza le sigarette.

Tutti i racconti sono pervasi, come si scriveva sopra, da un alone di leggenda, o per meglio dire, di fiaba (il che spiega anche perché per questo titolo sia stato possibile una riedizione per bambini). Non si sa se ciò fosse dovuto alla particolare “atmosfera” del parco nel dopoguerra, al tempo trascorso che ci separa dal mondo dell’immediato dopoguerra per certi versi così diverso dal nostro, oppure se sia dovuto alla penna di Capello.

L?autore ha uno stile asciutto, quasi da intervista giornalistica. Le descrizioni sono brevi e calzanti, non c?è sovrabbondanza di parole e infatti in un racconto l?autore stesso confessa di stare minuti interi a pensare su una parola.

Il tutto viene corredato da delle fotografie dei personaggi che compaiono nei vari racconti. Ciò va un po? a minare il senso di fiabesco, ma da un certo punto di vista è anche interessante: placa quella curiosità del lettore di dare un volto a questi protagonisti.

Non si può che rimanere colpiti dagli uomini “di un altro tempo” di cui racconta Capello, da uomini capaci di stare alzati due notti per seguire degli eventuali bracconieri. E non si può rimanere indifferenti ai colpi di scena che riserva la natura, coi suoi animali dal comportamento al limite con l’umano. I racconti del guardaparco. Uomini e animali del Parco del Gran Paradiso è una raccolta di racconti che sa stupire dal più piccolo al più grande.

Luca V. Calcagno

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Di Redazione Elzeviro.eu

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