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Tagli del 15% al trasporto pubblico: la Repubblica fa lo spot al Pd

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Ma la testata ufficiosa del Partito democratico non è “Europa”? Il casus belli riguarda la riduzione dei fondi riservata al trasporto pubblico.(…)

Ancora oggi il giornale di più ampia tiratura dopo il Corsera dà informazione orientata ed incompleta, senza lasciare il minimo spazio ad un doppio esame delle cose.

Il casus belli riguarda la riduzione dei fondi riservata al trasporto pubblico. L?azienda (monopolista) Gtt allestisce una messinscena il I marzo per sperimentare (in anticipo) gli effetti che l?azienda stessa ed i suoi collaboratori pretendono che vi saranno verso giugno, quando i tagli del 15% al trasporto pubblico urbano saranno cosa attuale.

Per ora lo “sciopero  del 15%” ovviamente lascia scettici: non esiste uno sciopero del 15%, pertanto sarà sciopero e basta, con l?acuirsi dei problemi nei già scarsi servizi di trasporto pubblico. Trasporto pubblico che, con l?aumento del prezzo del biglietto del 50% avrebbe ben potuto organizzarsi in modo da non riempire le tasche già stracolme dei dirigenti e sopperire a questo già annunciato taglio del 15% (annunciato a novembre).

Tuttavia La Repubblica si produce ancora una volta in quello che a tutta prima appare uno stomachevole articolo, a firma di Mariachiara Giacosa. Quattro colonne di interviste all?assessore comunale Lubatti ed ampio spazio a Davide Gariglio, consigliere piemontese Pd.  Senza entrare nel merito, alla replica sono lasciate le ultime 6 righe finali, nelle parole dell?assessore Bonino, senza nome di battesimo, che avrebbe fatto intendere che trattasi di una donna, Barbara. Davide e Claudio (Gariglio e Lubatti), invece, sono di casa e li si conosce per nome.

Non è questo il modo, caro Ezio.

Freddie

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Di Redazione Elzeviro.eu

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