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Mario disabile superabile

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Mario disabile superabile

Turin Germano

? 15,00

2013, 200 p., brossura

Sottosopra Edizioni

“Disabilità” è una parola che tutti sanno, ma quanti davvero conoscono? Sembra quasi che questa parola abbia un significato legato solo al deficit, ma non è così: porta con sé un modo differente, e più o meno sofferto, di vivere il mondo e la vita.

Con Mario disabile superabile, edito da Sottosopra Edizioni, l?autore Germano Turin vuole farci entrare nella vita di un disabile.

Mario è un ragazzino nato durante la Seconda Guerra Mondiale, dapprima affetto da un problema all?occhio sinistro e in seguito dalla poliomelite. Il libro si snoda attraverso la vita di Mario e del suo continuo confrontarsi con la disabilità. Il tutto alla luce di un?affermazione fatta nelle prime pagine, che sa dell?esperienza vissuta:

«una persona affetta da una patologia […], portatrice di evidente disabilità, già dal primo approccio con il prossimo “deve dimostrare” di essere una persona normale, ma, siccome la vita è un continuo confronto, il disabile “deve continuamente dimostrare di essere magari migliore di una persona normale”».

Ma Mario disabile superabile narrando la vita di un ragazzino della Pianura Padana a metà ?900 vuole anche riportare al lettore quel mondo. All?inizio la guerra, poi il passaggio alla Reppublica con i numerosi cambiamenti occorsi nella vita delle persone, come il padre di Mario che da contadino diventa sindacalista agrario. Allora ecco restituito al lettore un mondo di usanze contadine ormai solo ricordo, insieme a tutte le difficoltà dell’epoca, come lo spostarsi o il riuscire a comunicare con chi aveva un istruzione e dava per scontate certe conoscenze.

Il ritratto dell?Italia del dopoguerra colpisce perché sia nel mondo contadino che in quello urbano/ospedaliero troviamo una diffusa indifferenza. Tutti sono occupati a pensare a problemi ben maggiori: i contadini con la terra, i medici con altri pazienti e persino le forze dell?ordine che non si perdono dietro ad una pistola non denunciata. Il tutto è amplificato dall?esperienza di Mario; l?autore fa proprio sentire quel mondo enorme dove per i piccoli non c?è alcuno spazio. Così come fa quasi tenerezza la fiducia che Mario ripone nell?operazione o nella bici che gli permette di muoversi molto più velocemente e poter uscire dall?isolata casa di campagna dei genitori.

Lo stile è estremamente colloquiale, ma ciò non è affatto un difetto, anzi da quasi l?idea di una conversazione con un parente che ha passato molte avventure e disavventure. Inoltre lo stile semplice utilizzando dall?autore fa subito entrare in simpatia e in sintonia con il personaggio di Mario.

Mario disabile superabile è la narrazione di una vita e come ogni vita delle sue difficoltà e delle sue soddisfazioni. Essendo però quella raccontata la vita di un disabile, vittorie e sconfitte pesano il doppio. Inutile dire quanto la testimonianza di un simile attaccamento alla vita dovrebbe far riflettere il lettore e portarlo, per lo meno a chiedersi, “io in quella situazione sarei stato altrettanto tenace? Come avrei reagito?“.

Luca V. Calcagno

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Di Redazione Elzeviro.eu

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