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Piccole composizioni musicali. Storia e arte

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Piccole composizioni musicali. Storia e arte

Amadesi Carlo; Amadesi Martina

? 12,00

2013, 96 p., brossura

Neos Edizioni

I programmi scolastici mostrano dei limiti. Materie come Storia dell?Arte e Storia della Musica hanno poche ore, o non ne hanno nessuna. Passa allora l?idea che siano materie secondarie. Non è così, perché queste arti hanno dato molto all?Uomo, contribuendo a capirlo e a renderlo più capibile. Scriveva Herman Hesse ne Il lupo della steppa definendo la Musica: «un linguaggio senza parole che esprime l?inesprimibile e rappresenta l?irrappresentabile»

Piccole composizioni musicali. Storia e arte di Carlo e Martina Amadesi, edito da Neos Edizioni, è un libro che tratta di musica, più in specifico della composizioni brevi. Questa scelta è giustificata nell?introduzione: «nelle forme di breve durata è possibile costruire gradualmente una nostra conoscenza della musica colta». Forme brevi che, come tutte la manifestazioni artistiche di un determinato periodo, «riflettono le condizioni storiche e culturali nella quali sono germogliate».

I due autori, padre e figlia, provengono dal mondo del conservatorio, il primo come docente e commissario nel Concorso Nazionale per gli incarichi d?insegnamento nei conservatori; la seconda, molto giovane, ha suonato nell?orchestra per la cerimonia di apertura e di chiusura delle Olimpiadi di Torino 2006. I due autori sono però consci del fatto che molti non sappiano chi sia Girolamo Frescobaldi o Henry Purcell, perciò impiegano le prime pagine dei diversi capitoli per tratteggiare un rapido quadro storico ed introdurre l?autore che viene affrontato.

Nonostante l?introduzione all?inizio di ogni capitolo, Piccole composizioni musicali. Storia e arte non è un libro immediato, per qualsiasi lettore. Nell?introduzione si può leggere: «questo libro, in forma di conversazione, rappresenta un viaggio nella storia, dedicato a coloro che amano e conoscono la musica», perciò occorre un certa conoscenza di base. Il lettore deve saper leggere gli spartiti per pianoforte che gli vengono presentati e deve avere in mente (meglio nell?orecchio) il LA minore, o qualsiasi nota a cui viene fatto riferimento. Con ciò non si intende affermare che il curioso non debba prendere in mano questo libro o che sia del tutto incomprensibile ai non addetti ai lavori, anzi risulta piacevole, interessante e la Rete permette comunque di ascoltare le composizioni a cui si fa riferimento.

Tra gli autori affrontati nel libro: Frescobaldi, Purcell, Couperin, Field, Schumann, Pierné, Paderewski, Satie, Ravel, Tcherepnin, Shostakovich, Messiaen, Berkovec e altri.

Lo stile è chiaro, da “conversazione“, non abbondano i termini tecnici, se non quando estremamente necessario.

Piccole composizioni musicali. Storia e arte è un libro che può essere approcciato a diversi livelli di profondità. Un curioso gusterà meno di un conoscitore della musica, ma non per questo il primo si deve sentire escluso dalla lettura. Come già più volte ribadito su queste pagine: ciò che non si conosce può essere un ottimo stimolo a conoscere e così ampliare i propri orizzonti.

Luca V. Calcagno

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Di Redazione Elzeviro.eu

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