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La luna a scacchi

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La luna a scacchi

Fromell Filip

? 14,50

2012, 156 p., brossura

0111 edizioni (collana La Nera)

L?horror è un genere che ha dato molto alla letteratura, coi suoi anni alle spalle, ma troppo facilmente rischia di scadere nel banale di diventare macchiettistico e di sciommiottare Hollywood. Sono poche le ventate di novità che non siano studiate a tavolino per piacere e vendere, andando così a danneggiare e ridicolizzare il genere.

La luna a scacchi di Filip Fromell, edito da 0111 edizioni, si confronta con la tradizione cercando di innovare. Il mostro protagonista di queste pagine è il Licantropo, lupo mannaro, ma visto da un?altra angolazione calandolo nella vita quotidiana e mettendo in scena tutti i problemi in cui incorre.

I due protagonisti sono Alida e Luca, entrambi lupi mannari. Una notte di luna piena Luca, mentre sta tradendo la moglie, non riesce a rientrare in tempo a casa e si trasforma. Un uomo lo uccide, ma il lupo mannaro torna umano, facendo pensare alle autorità di avere di fronte un omicidio passionale. Da quel momento in poi Alida cercherà da un lato di tenere nascosto il segreto della Luna e dall?altro di guarire dalla licantropia.

Un elemento di questo romanzo che colpisce si trova nelle prima pagine, quando Alida ripensa alla vita con Luca e all’aver trovato qualcuno nelle sue stesse sfortunate condizioni. La mostruosità viene vista come un problema che fa sentire diversi. Non leggiamo del tipico lupo mannaro che anche da essere umano è malvagio, bensì leggiamo di due persone che devono convivere con un tragico destino. E? interessante vedere come la licantropia debba confrontarsi con la quotidianità di due persone che non ci tengono affatto ad uccidere altri esseri umani.

Certo il testo non è esente da alcuni difetti, dovuti forse alle dimensioni contenute che non hanno lasciato la possibilità di approfondire e spiegare al meglio alcuni elementi di contorto. Per esempio, ci si chiede come mai nessun vicino di casa di Luca e Alida si lamenti mai degli ululati e del frastuono che proviene dalla casa dei due una volta al mese. O ancora, sembra che l?autore sia stato troppo rapido nel descrivere la reazione di Alida alla scoperta del tradimento del compagno.

Lo stile non è pesante, le descrizioni sono asciutte e sempre funzionali, non si perde nel raccontare le fattezze di un determinato oggetto o di un certo paesaggio. Il che da velocità al testo e lo snellisce. Questo insieme al linguaggio crudo che l?autore utilizza da al testo un carattere aggressivo che ben si sposa con il soggetto trattato.

Comunque La luna a scacchi è un interessante tentativo di rinnovo del racconto horror. Inoltre il libro ha dei momenti di tensione che tengono il lettore con gli occhi sulla pagina. Il discorso che l’autore porta avanti non si riduce ad essere solo sangue e gente uccisa, ma diventa anche una riflessione sulla paura dell’Uomo di ciò che non conosce.

Luca V. Calcagno

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Di Redazione Elzeviro.eu

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