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Il nulla

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Non passa giorno senza gridi di allarme, di disperazione per un?economia che ormai non c?è più. A Milano chiudono sei negozi al giorno. In cinque – sei anni l?intero settore verrà spazzato via, verrà spazzata via la Nostra cultura, di piccolo e bello, di artigiani dei capolavori, di saluti, delle chiacchiere, altro che chat o social, i social erano sotto casa, ora sotto casa se non il vuoto, c?è un signore con gli occhi a mandorla che vende roba tossica, e non paga le tasse.

Questi predoni del parlare, di Camera e Senato, sono loro che hanno inventato le chat, tutti i giorni chattano di lotta all?evasione, come se una secchiata di denaro nel mare degli sprechi risolvesse il problema. Essendo incapaci di proporre altro si ripetono in una litania che ha del penoso. Intanto continuano i suicidi, i fallimenti e le chiusure per la gioia della Grande Distribuzione che è ingrassata a dismisura, ma oggi non più come ieri. La dimostrazione è che Benetton avverte, troppi sono gli Autogrill sulle autostrade nonostante il ricavo sia del 40% superiore, quindi bisogna diminuirli. Che capolavoro.

Le tasse sull?impresa sono, in alcune città, il 74%: “avanti c?é posto!” direbbero Befera e quell?individuo catapultato dalle aule e palazzi, a Senatore a Vita e follemente, a Presidente del Consiglio, come se fosse uno scienziato, un uomo di cultura o di alti meriti politici. I suoi capolavori? La riforma Fornero, dell?Iva, delle pensioni e la creazione degli esodati, dulcis in fundo, le tasse. Un folle balletto in cui solo Mikhail Baryshnikov avrebbe potuto destreggiarsi, ma erano “I Tecnici”: una massaia avrebbe fatto di gran lunga meglio con le sue doti di economia domestica.

Achille Altimari

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Di Redazione Elzeviro.eu

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