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Il Parlamento dei nazibusters

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Le storie di Papà Castoro nella loro ricercata banalità fiabesca, erano più interessanti. O meglio, erano senz’ altro più imprevedibili. Nelle varie puntate si potevano incontrare malvagi di ogni sorta, spaziando dal tasso alla volpe, dal falco alla faina. Loro non ne sono proprio capaci.

Sinceramente con il ben di Dio che guadagnano, sarebbe lecito aspettarsi qualcosa in più dalla vena artistica dei nostri parlamentari. E invece nulla. Stessa storia (la barbaria dei nazifascisti), stesso posto (il Parlamento), stessi cattivi (i nazifascisti, ovvio).  L’ Unione Europea e la BCE stanno mandando al macello economico il nostro amato vecchio continente, i nostri anziani ricevono delle pensioni da “scherzi a parte”, piccole e medie imprese chiudono i battenti ogni giorno mandando migliaia di persone sul lastrico, ma i fantasmi da combattere per i nostri intrepidi ghostbusters istituzionali sono sempre gli stessi: i neofascisti e i neonazisti.

Il primo lugubre e terrificante allarme rosso (o meglio, allarme nero) degli ultimi giorni è stato lanciato dalla deputata del PD Maria Chiara Gadda. Quest’ ultima, ha voluto richiamare l’ attenzione su gravi fatti accaduti a Malnate, già oggetto di un’ interrogazione parlamentare. Vi starete domandando cosa sia successo, se vi siano morti o feriti, o se sia stato sfiorato un disastro nucleare. Nulla di tutto ciò, ma probabilmente per la Gadda si tratta di un avvenimento ancora più sconcertante: il concerto per il ventennale del gruppo Varese Skinhead.

Con tutta la buona volontà, la forza per un commento solido ed articolato non riesco a trovarla. Vista l’ avversione di questa nobildonna verso le esibizioni musicali c’è solo da auspicare che anche la BCE organizzi un concerto al più presto. Chissà che non si infervori alla stessa maniera.

Ma la Gadda non è stata la sola ad essere contagiata da questo delirio partigianesco post-25 Aprile. A seguirla a ruota sono stati, Emanuele Fiano, suo compagno di partito e di merende ed Angelino Alfano, i quali hanno messo in scena l’ altroieri un teatrino davanti al quale la definizione grillina PD+L (oPD-L ora non ricordo), diventa più azzeccata che mai. In questa occasione, l’ allarme lanciato dal deputato del Partito Democratico ha riguardato un giudizio dato da Forza Nuova sul ministro Kyenge, definita dal partito di Roberto Fiore “aliena alla nostra cultura”. Dopodichè, il ministro dell’ interno ha espresso la propria solidarietà politica a Fiano ed ha garantito “l’ attenzione delle forze dell’ ordine sui fermenti presenti nell’ estremismo politico e che ogniqualvolta verranno assunte iniziative con carattere di illegalità, si provvederà ad informare puntualmente e tempestivamente l’ autorità giudiziaria“.

Commedia terminata? Macchè! Riprendendo la parola, Fiano ha sottolineato come sia inaccettabile questa cultura discriminatoria inneggiante alla violenza e come questo commento sul ministro dell’ integrazione corrisponda ad un attacco alla democrazia. Ebbene sì, così parlò il deputato di una legislatura in cui il Capo del Governo ed i parlamentari non sono stati votati dal popolo.

Ecco che dopo questa breve recensione il termine ghostbusters, utilizzato pocanzi, risulta ancora più appropriato. Come etichettereste un’ area politica che non raggiunge nemmeno l’ 1%, pur sommando i risultati di tutti i partiti presentatisi alle ultime elezioni? Un fantasma in tutto e per tutto. Eppure loro si fomentano. Ma per quale motivo? A quale pro darsi tanta pena per degli spettri? Spettri che, oltretutto, come dice l’ onorevole Gadda appartengono al passato?

Non sai come fronteggiare la crisi e la disoccupazione dilagante che stanno straziando questo paese? Temi che gli elettori ti accusino di essere un dormiglione incompetente? Diventa anche tu un Nazibuster. Slogan davvero gagliardo. Mi ha già rapito.

Klement

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Di Redazione Elzeviro.eu

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