La storia delle antiche religioni è costellata di storie molto simili tra di loro. L’idea di “dei che scesero dal cielo” è più che ricorrente in culti che vanno dalle Ande fin nella profonda India. Carri celesti, barche celesti e torri infuocate che ascendevano e discendevano dal cielo vengono descritte in libri quali l’Antico testamento, i Veda indiani e nei Testi delle Piramidi.
Testimonianze scritte di ciò che fu solo epica? Non lo sappiamo, purtroppo non abbiamo la possibilità di interloquire direttamente con queste civiltà estinte. Eppure c’è chi in tempi ben più recenti ha assunto lo stesso comportamento degli antichi egizi e dei sumeri in merito a strani fenomeni celesti.
Si tratta della popolazione presente nell’isola di Tanna facente parte dello Stato oceanico del Vanuatu. Si tratta di un insieme di isole sperdute in mezzo all’oceano Pacifico tra le Fiji e le isole Coralline, molto al largo delle coste australiane. Tale popolazione negli anni ’30 e ’40 del XX secolo viveva ancora in condizione da neolitico. In una tale condizione quasi preistorica dovette essere uno shock per questi indigeni scorgere d’improvviso un battaglione aereo composto da 300.000 soldati americani, bianchi e di colore, che avevano il compito di difendere l’arcipelago da un eventuale attacco giapponese.
Nel mezzo del neolitico oceanico le truppe americane portarono in un colpo solo tutta la migliore tecnologia del ‘900, creando un certo qual scompiglio nella popolazione. Nel momento in cui i militari lasciarono l’isola gli indigeni iniziarono ad assumere comportamenti stravaganti: costruirono rozze e primitive piste d’atterraggio con materiali quali rami e bambù e primitive imitazioni di aeroplani e ricetrasmittenti con gli stessi materiali.
Fatto ancor più sorprendente fu che venne a consolidarsi una vera e propria religione in seguito a quest’episodio. Gli indigeni infatti iniziarono a raccontare di “dei scesi dal cielo” recanti doni e conoscenza per la popolazione oceanina. Nacque addirittura il culto per il dio John Frum, divinità che poteva essere rappresentata bianca o di colore e vestita per l’appunto come un soldato. Il nome deriva dal fatto che i soldati americani si presentavano agli indigeni come “John from Colorado”, o “John from Nevada”; da qui il nome John Frum.
Divinità celesti scese dal cielo portando doni e conoscenze? Ci troviamo di fronte alla stessa reazione avuta dalle civiltà del tardo neolitico nel raccontare l’arrivo degli dei. La scienza ufficiale ha sempre bollato, non si sa realmente perché, i testi sacri antichi come false credenze degli antichi, o al massimo come allegorie. Eppure gli indigeni di Tanna sembrano dimostrarci tutt’altro.