L’Italia è un paese meritocratico. Finalmente ci sono le elezioni, non vedo l’ora di esercitare il mio diritto-dovere di cittadino esprimendo la preferenza elettorale. L’unico problema è che la scelta è molto vasta e vi sono candidati validi in tutt’e tre le maggiori formazioni. Anche dai vari partiti sotto il 3% e fuori coalizione arrivano proposte interessanti. Sono sicuro che si arriverà presto alla disoccupazione zero e al non avere più famiglie sotto la soglia della povertà. Il misero debito pubblico, poi, è ora di fare il decisivo sforzo per eroderlo o eliminarlo del tutto. Perciò sceglierò una delle tante formazioni politiche che hanno nel programma elettorale, molto discusso e pieno di proposte, al primissimo punto l’economia. Chiaramente verrà eletto un valido legislatore per riformare la giustizia e un altro la scuola, che, forse, sono sistemi un poco vecchiotti, di un’epoca tanto oscura della nostra storia.