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Emmanuel Macron riceve Al-Sisi

Macron svuota d’onore la Legion d’Onore e tradisce l’Italia

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Gravissimo passo del presidente Macron nello scacchiere diplomatico internazionale: uno dei massimi riconoscimenti francesi conferito al presidente egiziano Al-Sisi, nella settimana in cui emergono i dettagli sulla morte di Giulio Regeni.

Il 7 dicembre di questo anno che non smette nemmeno un attimo di sorprenderci, il presidente Al-Sisi si recava all’Eliseo per ricevere la legion d’onore, riconoscimento che dal 1802 premia coloro che si distinguono in meriti speciali. Oggi, nient’altro che un balsamo per le trattive politiche e diplomatiche dei presidenti francesi. Ciò che Macron e la maggior parte dei media francesi hanno cercato di far passare in sordina ha avuto ancora più risalto. Le immagini della cerimonia di conferimento dell’onorificenza infatti sono state trasmesse sul portale ufficiale dello stato egiziano, mentre il giornalista francese Yann Barthes, che ha fatto esplodere lo scandalo, afferma che i giornalisti siano dovuti andare a cercare informazioni su ciò che stava accadendo in Francia sul sito di un regime autoritario.

In memoria di Giulio Regeni

L’ultimo omaggiato di cotanta onorificenza è il presidente Al-Sisi, il quale è salito al potere con un colpo di stato e ha insabbiato (e continua a farlo) per anni la verità sulla morte di Giulio Regeni. L’imbarazzante decisione di Macron ha scatenato indignazione anche da parte di coloro che hanno ricevuto lo stesso riconoscimento in passato. L’episodio ha innescato una presa di distanza da Corrado Augias, che ha deciso di restituire la Legion d’Onore all’ambasciata francese anche in memoria della responsabilità dello stato nordafricano riguardo al caso Regeni. Mentre Al-Sisi riceveva il prestigioso riconoscimento infatti, i dettagli sulle torture subite dal ricercatore italiano venivano resi noti dalla Procura di Roma.

Augias contro Macron in memoria di Giulio Regeni

 

Una legione d’onore poco onorevole

La legione d’onore è stata consegnata nel corso degli anni a numerosi politici, sportivi, intellettuali e imprenditori, ma non è la prima volta che uno tra questi decida di rifiutare il riconoscimento in segno di protesta. Qualche anno fa anche l’attrice Sophie Marceau aveva rifiutato la legione poiché era stata consegnata anche al principe saudita Bin Nayef, il quale era accusato di crimini contro l’umanità. In Italia l’esempio di Augias è stato seguito da molti altri, come l’ex sindaco di Bologna Cofferati e l’ex ministra Giovanna Melandri e potrebbero seguire altri grandi nomi di personaggi italiani che hanno ricevuto il riconoscimento. L’accaduto ora si configura come un tradimento del legame diplomatico tra Francia e Italia, essendo il delitto di Giulio Regeni un delitto di Stato.

Dalla realpolitik alla decenza

Tutti i paesi intrattengono e devono intrattenere rapporti commerciali, politici e diplomatici con potenze non propriamente democratiche. Ma è l’Italia che oggi, di fronte alle ultime prove emerse sul caso Regeni, si trova ad un importante bivio. Come affermato da Alberto Negri 

Oggi la responsabilità su cosa fare è sulle nostre spalle. Ci sono soltanto due strade: continuare come in questi anni il balletto vergognoso con il generale Al Sisi, oppure prendere misure significative nei confronti di una dittatura che conta su una solida protezione internazionale […] La responsabilità è tutta nostra e siamo soli, non possiamo aggrapparci al cinismo della Francia e alla Legione d’onore appena appuntata da Macron sul petto di Al Sisi.

 

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Di Francesca Russo

Francesca, laureata in Comunicazione Interculturale, oggi studentessa al secondo anno magistrale in Area and Global Studies for International Cooperation presso l'Università degli Studi di Torino.

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