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Le morti più preoccupanti

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Tra le tante assurde morti, due saltano all’occhio all’inizio di questa settimana, e per fortuna non si tratta di vite italiane quelle che se ne sono andate nel weekend.

Una delle morti che riportiamo è quella di un bambino di 8 anni, che, mentre nella periferia di Bombay giocava con gli amichetti è stato aggredito da un leopardo sbucato dalla foresta, che l’ha poi trascinato nel fitto della vegetazione. Ore dopo, a più di un chilometro di distanza sono stati trovati i resti del piccolo.

Questa tragedia richiama vacuamente il gusto, che in alcuni casi è necessità, della trasgressione umana nei confronti della natura. Sicuramente nel medioevo le mura, i fossati e le recinzioni difendevano da animali, oltreché da attacchi nemici, mentre oggi le grandi metropoli della terra si estendono a tappeto senza un minimo controllo demografico, ed è la natura a farne le spese.

Si stima che l’India nel 2032 supererà per numero di abitanti la Cina, e più di un terzo degli abitanti di tutto il pianeta proverrà dunque da un solo continente, l’Asia: nella fattispecie, l’Asia orientale. La Cina, nonostante sia una dittatura e anzi forse proprio per questo, prova a contenere la popolazione del paese per non esautorare tutte le risorse. L’India, la più grande democrazia del mondo, non può permettersi di introdurre norme sul controllo demografico, poiché sarebbero troppo invasive ed antidemocratiche.

L’altra tragedia è quella occorsa in Brasile, nella quale, in una discoteca sono morti 233 giovani, numero mestamente in ascesa, considerato che 100 sono i feriti.
In questo terribile orrore la fuga di molti è stata ostacolata dai corpi delle persone già morte, stipati come delle sardine in un impianto assolutamente non a norma, dove l’estintore non funzionava, come dichiara un membro della band che si stava esibendo: “L’estintore non funzionava”.

Il Kiss Club


Subito dopo lo scoppio dell’incendio nella discoteca Kiss di Santa Maria, in Brasile, il cantante della band che si stava esibendo sul palco ha provato a spegnere le fiamme con un estintore, ma non funzionava. E’ quanto emerge dal racconto del chitarrista del gruppo, Rodrigo Martins, intervistato da Radio Gaucha

La band Gurizada Fandangueira, che suona un mix di diversi stili di musica brasiliana, aveva cominciato a suonare alle 2.15, racconta Martins, e “avevamo suonato circa cinque canzoni quando ho guardato in alto e ho visto che il soffitto stava bruciando“.
“E’ possibile che sia stato a causa dello Sputnik, la macchina che usiamo per creare un effetto luminoso con delle scintille, non fa nulla, non abbiamo mai avuto problemi”, ha proseguito il chitarrista. “Quando l’incendio è cominciato una guardia ci ha passato un estintore e il cantante ha provato a usarlo, ma non funzionava”, ha aggiunto.

Questa tragedia ci fa riflettere con viva preoccupazione sulle feste in discoteca organizzate per giovani e giovanissimi, ove vengono stampati molti più biglietti rispetto alla reale capienza predisposta dagli impianti, che sono stracolmi, molto oltre il numero legale riconosciuto. Ciò senza che vi siano, di volta in volta o almeno a campione, i controlli adeguati, con una strumentazione atta al conteggio delle teste per metro quadro per capire quanta gente vi sia all’interno di locali e discoteche, tenendo conto del limite stabilito dai periti in sede di rilascio di permessi.

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Di Redazione Elzeviro.eu

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