Per tanti versi Mussolini aveva fatto bene ma «il fatto delle leggi razziali è stata la peggiore colpa».
Lo ha detto Silvio Berlusconi alla Giornata della Memoria a Milano.
L?Italia “non ha le stesse responsabilità della Germania”, ma “ci fu una connivenza che all?inizio non fu completamente consapevole”.
Queste frasi hanno scatenato l’ipocrita teatrino della politica, dal quale spicca l’integerrimo Di Pietro, candidato con i comunisti mai domi Diliberto e Ferrero, nonché con il suo ex collega Ingroia, in una lista estremista: “ha perso una buona occasione per tacere”, dice la toga del congiuntivo, mentre Casini serpeggia tra le news criticando aspro Berlusconi, avanzando la fine teoria per cui il fascismo abbia fatto moltissime nefandezze.
Non pare di certo la frase di Berlusconi, con buona pace di Di Pietro e Casini, passibile di apologia di fascismo. Invece una buona occasione per stare zitti, a differenza di B. che a domanda ha risposto, è stata quella dei suoi detrattori, in una giornata in cui si potrebbe invece, se interessati, riguardare pellicole sullo sterminio degli ebrei, documentarsi, fare qualcosa di utile per se stessi e magari per l’Italia. Una volta tanto.