Home / Affari di Palazzo / Esteri / Marò che la farsa abbia inizio!

Marò che la farsa abbia inizio!

Condividi quest'articolo su -->

La Corte Suprema dell’Aja ha decretato che il marò Salvatore Girone torni in Italia quanto prima ma che continui ad essere considerato sotto l’autorità della Corte Suprema Indiana durante tutto l’arbitrato. Il Presidente del Consiglio Renzi ha accolto con incredibile soddisfazione la notizia della sentenza dell’Aja dichiarando che si tratta di un passaggio di grande importanza che dimostra come sia stata corretta (?!) la strategia del nostro governo dopo gli errori evidenti (bontà sua…) dei momenti iniziali (ma quando mai!) di questa triste vicenda.

Lo stesso premier si è premurato di aggiungere anche che si lavorerà per stabilire “ottimi rapporti di amicizia con il popolo e il governo indiano“. Incredibile… dopo anni e anni di prese in giro e di ripetute calate di braghe da parte dei nostri governi nei confronti di chi con prepotenza ha preso in ostaggio i due nostri connazionali sbattendosene altamente del fatto che l’episodio incriminato fosse accaduto in acque internazionali ora ci permettiamo pure di fare il predicozzo buonista finale. Ora non solo Renzi si prende il vanto di aver contribuito alla liberazione dei due nostri soldati dopo che questi sono stati tenuti prigionieri in territorio indiano per anni ma, in modo surreale, continua a parlare di impegno a mantenere…rapporti di amicizia con chi si è comportato come uno stato pirata calpestando la nostra dignità e il nostro onore,

Dignità e onore che i governi che si sono succeduti hanno saputo ben infangare facendosi succubi dell’altrui prepotenza per la serie inchiniamoci davanti a chi è più forte di noi. L’altro aspetto farsesco di questa vicenda è che la Corte Suprema dell’Aja, di fronte alla mala fede delle autorità indiane, si è premurata di ricordare che Girone come Latorre durante il tempo dell’arbitrato rimarranno sotto l’autorità del Tribunale Indiano. E noi…ovviamente continuiamo succubi a subire in silenzio un dictat che non avrebbe nessun senso logico se non si inquadrasse nell’ambito delle cosiddette buone relazioni internazionali che fanno sì che ci siano da una parte i poteri forti e prepotenti, ovvero il Governo e il popolo Indiano e dall’altro i poteri deboli e sottomessi alle pesanti logiche del buon vivere comune ovvero il Governo e il popolo Italiano.

Ora se noi fossimo al posto di Renzi e del nostro governo, una volta portati a casa entrambi i marò manderemmo una bella cartolina di auguri natalizi alle autorità indiane magari con i due soldati sorridenti e finalmente nelle braccia dei loro cari e…stop per la serie…provate a venire a riprenderli se potete. Ci piacerebbe a quel punto vedere cosa potremmo mai rischiare…Ma si sa, l’uso della forza anche psicologica è bandito dal consesso delle relazioni internazionali a meno che quella stessa forza non sia di chi ci offende o semplicemente si dimostra più forte di noi perché in quel caso le cose cambiano e anche di molto.

Condividi quest'articolo su -->

Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

Cerca ancora

Riflessioni sul neoimperialismo americano nel mondo

Mentre il mondo si interroga sulle azioni della Russia in Ucraina, noi andiamo controcorrente e …