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Bombardamenti mediatici e…reali

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Bombardati dalle immagini,dalle trasmissioni radio e dagli articoli su profughi, migranti e clandestini (definizione politicamente scorretta) : questa la quotidianità dei cittadini italiani ed europei, 24 ore al giorno.

Sbarchi in Sicilia con centinaia di morti in mare, colonne interminabili di profughi dalla Turchia alla Germania via Balcani con soste (sgradite) in Ungheria. Folle mai viste nelle isole greche di lussuriosa memoria con contorno pure di bastonate e traghetti-hotel. Eurotunnel a Calais imboccato da audacissimi maratoneti per sbucare in Gran Bretagna.

Insomma, finora nulla è mancato per coinvolgere i cittadini nello spettacolo mediatico della “grande fuga” da almeno un terzo del mondo e con destinazione Europa. 
La foto del piccolo Aylan, vittima innocente di questo dramma, ha polarizzato l’emozionata attenzione di tutto il mondo..,peccato pure questa sia stata frutto di una miserabile “composizione scenografica” per smuovere le coscienze…a senso unico.
Quale? L’apertura ai migranti delle frontiere …quelle che, praticamente, non esistono già piú.
Dentro tutti (in Italia ed Europa)… chiedono, di fatto, le classi dominanti dell’UEismo con l’interessato appoggio delle Chiese, degli intellettuali radicalchic, degli artisti, dei calciatori etc, etc…insomma di coloro che stanno enormemente meglio dei comuni cittadini italiani ed europei. 
Oh, non affermo di certo che tutti coloro che si smuovono a pietà per quanto gli raccontano e vedono in tv siano benestanti ed agiati. Pure io non lo sono e, piú volte, ho denunciato la vergogna dei trattamenti riservati ai migranti ed il malessere per la triste fine di troppi di loro. Chi ospita le mie “opinioni in libertà” sa che è vero….
Però il sottoscritto (e tantissima altra gente)  non si ferma alla emozione,cerca di capire perché e come…si sforza di ascoltare tutte le campane, comprese pure quelle ottusamente intransigenti.
Poi, se ci riesco, sintetizzo una analisi piú o meno fondata ed attendibile…spesso alternativa a quella di moda e di comodo che ci impongono i media tutti.
Sintetizzo per non perdere il filo…:
il potere economico (e quello politico suo servo a Bruxelles e nella maggior parte dei paesi comunitari) cerca mano d’opera a prezzo di saldo con cui sostituire i lavoratori europei in tutte le attività,non solo manuali…chi meglio dei migranti in arrivo? Possibilmente pure in nero (di tasse). Con i profughi piú colti (i siriani) e benestanti pronti a sostituire “a prezzi scontati” le classi medie autoctone troppo pretenziose per i profitti del liberalcapitalismo. 
Le Chiese cristiane d’Europa? Con Papa Francesco in testa invitano ad aprire le porte ai migranti, ad accoglierli ed integrarli…peccato siano tutti musulmani e tali rimangano anche per generazioni.
Prima o poi i cristiani praticanti scompariranno ed Allah sarà il nostro Dio (in effetti non saprei dire se sarebbe davvero un male)…amen.
Ricchi, ricconi e riccastri quale problema possono avere dalla multietnicità della società? Loro vivono in mondi separati dalla gran massa della popolazione: la vedono esclusivamente come spettatori dei loro film, lettori dei propri libri,tifosi delle squadre nelle quali giocano…fingono, per convenienza di mostrarsi ” uguali”.
Non basterebbero ore per esaminare pro e contro delle varie posizioni…scrivo solo che, per me, profughi di guerra vanno considerati vecchi, donne e bambini…giovani e forti restino o tornino in patria a combattere e morire per le proprie idee (visto che arrivati qui le esternano subito).
Ed attenti ai “dettagli”, quelli che passano inosservati: il governo inglese ha preannunciato il bombardamento dell’Isis e la fine del “malvagio” Assad.
Ovvero la ripetizione in Siria di quanto hanno fatto (assieme ad Usa, Francia, Italia) in Libia colpendo ed assassinando Gheddafi.
Con i risultati che conosciamo e non tenendo conto che Putin sostiene (spero continui) Assad ed il legittimo governo siriano.
Con la scusa di andare a prendere i profughi vuoi vedere che rischieremo una guerra con la Russia? 

di Vincenzo Mannello 

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Di Redazione Elzeviro.eu

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