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Ecco la mazzata di Tsipras contro il popolo: pronta una manovra da 12 miliardi

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Abbiamo già sostenuto l’inutilità pratica del Referendum indetto da Tsipras. Una votazione dall’alto valore simbolico, che ha dimostrato un’ovvietà: i popoli europei non hanno mai voluto quest’Europa. Una votazione che però non ha dato al popolo nessuno strumento concreto per contrastare l’elites dei burocrati. Il risultato sarà infatti un “piano di salvataggio” per la Grecia che comporterà ritocchi sulle pensioni e sul Fisco. Un piano d’aiuti richiesto dallo stesso Tsipras per la bellezza di 12 miliardi di euro, che dovranno essere restituiti con i soliti interessi da strozzini.

La Grecia dovrà dunque affrontare un nuovo periodo di lacrime e sangue, per colpa di un governo che avrebbe avuto la possibilità di uscire dallo scempio eurocratico e consegnare al suo popolo democrazia e sovranità. Si tratta dunque di tempo, giusto quello che serve per tranquillizzare nuovamente i creditori, fargli capire che è stata tutta una farsa e che anzi, grazie al Referendum, il popolo è convinto che Tsipras stia con loro.

Eppure nella cerchia di chi comanda l’Europa c’è ancora molta paura. Il terrore ha colpito tutto quegli uomini di potere che da sempre temono la democrazia, la volontà popolare e la sovranità dal basso. Mario Monti è sicuramente tra questi, un personaggio di cui tuttora pochi riconoscono il potere. Mario Monti, per intenderci, è molto più potente di Berlusconi, senza per altro aver mai avuto nemmeno un quarto dei suoi consensi popolari. “Ormai la frittata è fatta: il referendum greco è stato una mossa tattica e cinica che non porterà benefici al paese governato da Tsipras ma è un precedente che potrà essere cavalcato dalle forze populiste che stanno emergendo in Europa“, queste sono le parole di un individuo terrorizzato.

E’ il terrore che ha attanagliato i vari Luigi XVI e Carlo I, prima delle rivoluzioni. Come Monti c’è Juncker, anch’egli eletto da nessun cittadino, che continua a mostrare una paura folle verso uno strumento popolare come il Referendum.

Come loro ci sono i Think Tank europei, ovvero circoli privati di intellettualoidi, che spesso non sono altro che mere agenzie di consulenza per i rappresentanti alla Commissione europea. Il Ceps, Centre for European Policy Studies, per esempio si è espresso per bocca Cinzia Alcidi, esperta di Economia e Finanza, che ha ricalcato la mano sulla presenza di privilegi e corruzione nella classe politica greca. Tutto vero. Peccato che questi privilegi e questa corruzione abbiano sottratto all’intera nazione un misero miliardo di euro. La crisi finanziaria causata dalle banche d’affari americane ne ha portati via oltre 400 miliardi. Fate i vostri calcoli e le vostre proporzioni, sta di fatto che i “potenti” se la sono fatta addosso per via di un semplice quanto inutile Referendum. Diamoci una svegliata, dunque. 

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Di Redazione Elzeviro.eu

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