Tregue – dato di fatto.
Quando le tregue le interrompe la Palestina, anche solo lanciando qualche pietra sui carrarmati, si grida allo scandalo. Quando Israele ferisce con azioni mirate invece le tregue e i cessate il fuoco non sono mai in discussione.
Informazione manipolata.
Comunque la si pensi, chiunque segua attentamente la crisi in quel luogo, si fa legittime domande sulle storture dell’informazione e sull’utilizzo detestabile della parola terrorismo. L’ultimo accostamento inaccettabile è quello tra Isis e la legittima resistenza palestinese contro la forza coloniale avanguardia dell’Occidente cortese che si volle lavare la coscienza dopo l’olocausto.
Interessante anche la concessione di pesca entro 3 miglia marine (risibile), la quale oltretutto non viene sfruttata dai pescatori, già bersagliati dal fuoco sionista in analoga situazione. Domani sui tg sentiremo dire che i pescatori non pescano, che però Israele aveva concesso loro libertà di pesca, e non libertà di fare da bersaglio in una tregua unilaterale.
Freddie