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Euro-deputato francese si ribella alla Troika: “E’ stata creata senza base legale”

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Una voce sempre più ferma e decisa si sta levando dalle coscienze di alcuni europei disincantati rispetto ai risultati, deludenti, ottenuti fino ad oggi dalla Troika, quella sorta di mostro a tre teste padrone assoluto dei nostri destini. 
L’euro-deputato francese Liem Hoang Ngoc è uno di questi. Pur non essendo un disfattista e riconoscendo all’Europa il merito di aver pacificato un continente sempre impegnato in scaramucce varie, pone dei punti interrogativi sulla gestione della crisi economica da parte del cosiddetto “triumvirato” composto da Commissione Europea, Banca Centrale Europea e Fondo Monetario Internazionale. “La Troika è stata creata senza basi legali, senza regole trasparenti atte a definire come vanno proposte le decisioni, anche se la Commissione spiega che gli Stati accettano liberamente le condizioni imposte, sotto il controllo dei loro Parlamenti. Ma possiamo, per favore, interrogarci sulla libertà di chi ha una pistola puntata alla tempia? Oggi chi si assume, a livello europeo, le responsabilità delle conseguenze economiche e sociali delle politiche della Troïka? Rispondere a queste legittime domande deve portare a una profonda riforma dell’Europa, verso una vera democrazia parlamentare“.
Qua non si parla di fumo e di complotto, ma di una seria revisione delle più alte istituzioni dell’Unione Europea che fino ad oggi non hanno garantito la democrazia, il principio base su cui si dovrebbe basare tale organizzazione regionale. Gli ordini impartiti dalla Troika agli stati “sotto osservazione” sono spesso incomprensibili, come l’ultima richiesta di far lavorare i lavoratori greci under 24 senza retribuzione per “combattere la disoccupazione“, che ad oggi tocca il 57.2% dei giovani tra i 18 e i 24 anni.
Noi insieme all’euro-deputato francese nutriamo più di un dubbio sul fatto che un lavoro non retribuito possa rappresentare una fonte di ricchezza per i giovani e per il Paese. A riprova di ciò vi citiamo il parere espresso da uno dei più importanti sociologi italiani, Luciano Gallino, in merito all’utilità della Troika: “
I governi Ue hanno […] posto in opera, al fine di ottenere che la classe da essi rappresentata possa proseguire senza troppi ostacoli la distribuzione dal basso in alto, due strategie che si sono rivelate negli anni post-2010 assai efficaci. La prima è consistita […] nel camuffare la crisi come se questa volta non avesse origini nel sistema bancario, bensì fosse dovuta al debito eccessivo degli Stati, provocato a loro dire dall’eccessiva spesa sociale. In secondo luogo, nella previsione che tale schema interpretativo non fosse sufficiente per tenere mogi i cittadini, hanno imboccato la strada dell’autoritarismo emergenziale. Così come in caso di guerra non si tengono elezioni per stabilire chi e come debba razionare i viveri, di fronte all’emergenza denominata “debito eccessivo dei bilanci pubblici” le misure da intraprendere per sopravvivere sono concepite da ristretti organi centrali: a partire dal Consiglio europeo, formato dai capi di Stato o di governo degli Stati membri”. 

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Di Redazione Elzeviro.eu

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