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Continua la protesta dei mussulmani in Francia

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Da diversi anni la Francia deve fare i conti con i musulmani facinorosi che non perdono occasione di protestare violentemente contro presunte ingiustizie subite dallo stato francese.

Queste rivolte ormai accadono di continuo, ma la stampa ufficiale preferisce censurare queste notizie perché mal si conciliano coi desideri dei poteri forti di riempire l’Italia di immigrati andando contro la volontà dell’opinione pubblica e quindi è importante mantenere il popolo nella bieca ignoranza.

L’ultimo caso e’ avvenuto a Treppes, un sobborgo di Parigi, dove orde di islamici hanno incendiato auto, distrutto fermate di autobus ed addirittura attaccato una stazione di polizia.

Tutto è iniziato quando alcuni poliziotti hanno fatto la multa a una donna musulmana che aveva il volto e il corpo coperto da un tipo velo islamico particolarmente proibitivo; in Francia le donne non possono portare il velo integrale nei luoghi pubblici e chi viola questa legge rischia una multa.

Il marito e’ stato arrestato dopo aver protestato contro i poliziotti ed averli minacciati e questo ha provocato la rivolta, che è continuata per due giorni. Al momento la situazione sembra sotto controllo, ma quanto sta succedendo in Francia dimostra, ancora una volta, come l’Islam sia incompatibile con lo stile di vita occidentale e come i musulmani piuttosto che accettare di adattarsi alla società francese preferiscano protestare.

Questi sono i frutti della società multietnica tanto cara a certi politici e quanto sta accadendo in Francia potrebbe, ça va sans dire, accadere anche in Italia. Meditate gente, meditate.

Giuseppe De Santis

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Di Redazione Elzeviro.eu

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