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Continuano gli interventi accesi e guerreschi dell’onorevole Matteo Salvini presso il Parlamento Europeo. L’ultima critica mossa, in questo caso al Commissario europeo per gli Affari Interni Cecilia Malmstrom, ha riguardato tre scelte economiche dell’Ue ritenute demenziali da parte del eurodeputato leghista. La prima concerneva le sanzioni economiche prese nei confronti della Russia, le quali costeranno all’agricoltura europea ben 5 miliardi di euro e un’ incalcolabile perdita di posti di lavoro.
Come dimostra poi la risposta del Commissario Malmstrom l’Ue ha scelto la via “etica” invece di quella “logica”, ovvero seguire pedestremente la via tracciata dagli Usa nel riconoscere come atto criminale l’ingerenza russa in Ucraina. Più volte in questa sede abbia ribadito che la parte orientale e russofona dell’Ucraina vuole stare sotto l’influenza di Putin, mentre la parte “occidentale” vuol decidere per tutti e far entrare definitivamente il paese nella spirale del mercato comune europeo (poveri loro). I discorsi etici dunque non reggono, vi è semmai una dimostrazione, se ancora ve ne fosse bisogno, di fedeltà e asservimento ad Obama.
Gli altri due punti toccati da Salvini riguardano prodotti alimentari, ma non per questo sono meno gravi. Si tratta degli accordi presi sconsideratamente dall’Ue con il Marocco, per quanto riguarda il libero scambio di frutta, verdura e pesca, e con la Cambogia per quanto riguarda l’importazione di riso. Come conseguenza di questi accordi l’Italia ha subito un tracollo in tutti questi settori. Basti pensare che negli ultimi 5 anni le importazioni di riso cambogiano sono passate da 5mila a 180mila tonnellate, questo perché ovviamente il costo di lavoro e di produzione in Cambogia è nettamente inferiore al nostro e quindi anche il prezzo finale.
Peccato che però né in Marocco né tantomeno in Cambogia vengano rispettate le norme igienico-sanitarie da noi auspicate. Il Commissario Malmstorm sembra però non conoscere per nulla la questione, nonostante il suo ruolo le imponga di sapervisi orientare almeno a grandi linee, e così non riesce a fornire una risposta soddisfacente alle legittime domande dell’europarlamentare. Ora il quesito è: che utilità ha per i cittadini europei un Commissario degli Affari Interni che non conosce problematiche attuali e rilevanti per l’Europa? Una domanda che rimarrà senza risposta, come i quesiti dell’on. Salvini. Clicca qui per vedere l’intervento dell’On. Salvini
