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Trump, Johnson e le invettive ridicole della stampa

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L’inchiesta del Nyt su Trump che tratterebbe male le donne è una bufala pazzesca e infatti si è sgonfiata subito. Si capisce che sia più facile andare a chiedere a centinaia di dipendenti donne di ogni rapporto avuto con il loro capo, o il capo del loro capo: naturalmente non sempre le signore avranno resoconti lusinghieri, ma molto più difficile è andare a vedere quanto e come questo magnate ha pagato le tasse, per esempio.

Quanti articoli ci sono sulle operazioni finanziarie e sui non sempre limpidi adempimenti tributari che hanno permesso a Trump di edificare grattacieli col suo nome sopra, rispetto agli editoriali sferzanti sulla banana che porta in testa?

Così anche i titoli dei media italiani (e non solo) sono alquanto ridicoli quando a caratteri cubitali urlano che Boris Johnson avrebbe detto che l’Ue è uguale a Hitler. Si salva solo il Corsera, che titola: “Boris Johnson: «L’Ue ha gli stessi obiettivi di Hitler (e Napoleone)»“. L’unico apparentamento, più che lecito, che ha operato l’ex sindaco di Londra riguarda l’accentramento e l’influenza della Germania sull’Europa in via di unione, ove l’integrazione ha vieppiù ed inequivocabilmente voluto dire assoggettamento alla Germania da un punto di vista economico. 

Tali ripetute e superficiali invettive della stampa, nostrana ed americana, altro non esperiscono che il risultato opposto a quello, politico, cui vorrebbero giungere. Per delegittimare riportando stralci di intervista, o componendo titoli fuorvianti, altro non fanno che aumentare il consenso dei fautori del Brexit e dell’elezione del candidato alla presidenza Usa.

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Di Redazione Elzeviro.eu

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