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L’Europa ci prende per i fondelli

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Nella notte è stato approvato dal Consiglio Europeo il documento che prevede entro i prossimi due anni la redistribuzione di 40.000 migranti, attualmente ospiti dell’Italia e della Grecia, tra i paesi dell’UE. Altri 20.000 potranno essere riassorbiti con una successiva riunione. Peccato che tale decisione, annunciata dal Presidente del Consiglio UE Donald Tursk, sia la riprova che l’Europa non esiste più…anzi probabilmente non è mai esistita. Infatti è passata in pieno la linea, sostenuta da tutti i paesi dell’ex blocco sovietico, ma silenziosamente condivisa anche dagli altri, che prevedeva la rinuncia ad ogni forma di obbligatorietà in base a precise e comprovate quote da rispettare. In pratica ad oggi, vista l’assoluta volontarietà della distribuzione, non sappiamo ancora come ma…soprattutto se questi 40.000/60.000 usciranno dal nostro paese visto che la maggioranza è ospitata da noi.

Stabilire su base volontaria è semplicemente un bel modo ipocrita per dire che la marea di ospiti sul nostro groppone saranno lasciati al…buon cuore di chi vorrà farsene carico. Siamo ormai all’elemosina nei confronti dell’Italia e della Grecia, i punti deboli, anzi debolissimi della catena. A nulla serve adesso lo “strepitio” convulso del nostro Presidente del Consiglio che attacca il Consiglio Ue dicendo che se i paesi dell’Unione non sono d’accordo sui 40.000 allora non sono degni di chiamarsi Europa. Renzi ci appare come quello che è stato picchiato a sangue da uno più forte di lui a cui poi si rivolge dicendogliene di tutti i colori…per la serie…quante me ne ha date ma…quante poi gliene ho dette! E sì perché ci domandiamo a cosa serva a questo punto “minacciare” dicendo che ora l’Italia farà da sola se non abbiamo neanche la forza di armare un cacciatorpediniere per mandarlo sulle coste della Libia per impedire i viaggi di sola andata verso il  nostro paese.

Non abbiamo avuto in questi tre anni neanche la forza di salvare i nostri due Marò dal sequestro operato dagli Indiani che continuano bellamente a farsi beffe di noi e ora pretendiamo di…fare da noi per risolvere la patata bollente che l’Europa ci ha “gentilmente” rifilato? Suvvia non siamo ridicoli: l’Europa l’abbiamo voluta a tutti i costi rendendoci succubi degli interessi altrui ma soprattutto rendendo il popolo italiano suddito di Merkel & C. . E ora che ci siamo accorti che è tutta una presa per i fondelli facciamo finta di “arrabbiarci” per scatenare chissà quali improbabili ritorsioni ovviamente rimanendo ben bene all’interno della “consorteria” di cui ci siamo resi volontariamente prigionieri?! Siamo ormai al ridicolo…peccato che invece di sganasciarci dalla risate come sarebbe logico fare siamo arrivati al pianto finale.

Come intenda ora muoversi Renzi francamente non lo sappiamo: la decisione, ovvero la finzione presa dal Consiglio Europeo ci mette in pratica con le spalle al…muro eretto dal resto d’Europa lasciandoci una libertà d’azione paragonabile a quella di una tartaruga con il guscio capovolto. L’Africa intera si sta inesorabilmente riversando sulle nostre spiagge e fra un po’, visto che l’ondata non accenna a placarsi e anzi è destinata ad aumentare, ci ritroveremo con il paese trasformato in un’enorme tendopoli improvvisata. A quel punto consoliamoci perché potremo sempre contare sulla…buona volontarietà degli altri “parenti serpenti” di questa “meravigliosa Europa”. 

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Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

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