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La resistenza dei talebani continua dopo quasi 15 anni

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L’Afghanistan è un Paese in guerra dal 1979. Per ben due volte ha retto all’urto delle due più grandi potenze al mondo, prima contro l’Urss, poi contro gli Usa. Durante l’invasione sovietica, terminata con il ritiro dell’Armata rossa nel 1989, i mujaheddin erano, per l’opinione pubblica occidentale, dei simpatici avventurieri che si opponevano eroicamente contro l’invasione comunista. Rambo e James Bond erano diventati preziosi alleati del popolo afghano.

Un popolo che già allora teneva le donne in una posizione di totale subordine rispetto all’uomo, ma tutto ciò allora non interessava al benpensantesimo occidentale. Sconfitti i sovietici, gli afghani si ritrovarono nel mezzo di una sanguinosa guerra civile tra i mujaheddin trasformatisi in “signori della guerra”, capaci delle peggiori efferatezze. La guerra civile durò dal 1989 dal 1996 e venne interrotta grazie all’intervento dei talebani sotto la guida del Mullah Omar. Quest’ultimo, dopo l’ennesimo saccheggio e stupro all’interno del suo villaggio, insieme ad altri compagni di battaglia catturò i signori della guerra colpevoli dei massacri e li fece impiccare. Questo fu l’episodio che ne segnò l’ascesa politica fino alla conquista del potere nel 1996. Da allora quei simpatici avventurieri degli afghani, divennero per l’opinione pubblica occidentale dei carnefici feminicidi.

Il regime talebano fu duro e rigoroso, incentrato ad una intransigente applicazione della shar’iia (la legge secondo il Corano), che tuttavia non discriminava le donne più di quanto lo fossero già ai tempi dei mujaheddin. Nel 2001 l’attentato alle Torri Gemelle, in cui non venne coinvolto nemmeno un afghano, fu il pretesto per l’invasione occidentale della nazione del Mullah Omar. In realtà gli Stati Uniti chiesero al Mullah che gli venisse consegnato Osama Bin Laden, il Mullah rispose che avrebbe avuto bisogno delle prove della presenza del terrorista saudita sul suo territorio, gli Stati Uniti risposero con questa sprezzante risposta: “Le prove le abbiamo già fornite ai nostri alleati“.

La guerra dura ininterrottamente da allora, quasi quattordici anni di un sanguinoso e impari conflitto che ha causato la morte di migliaia morti civili sotto i bombardamenti “intelligenti” dei droni americani. Gli Usa sono riusciti ad esportare la loro democrazia con il loro regime corrotto, eppure la resistenza talebana continua con parte dell’appoggio della popolazione stessa, che fieramente preferisce schierarsi contro l’invasore occidentale. I media internazionali si scandalizzano per i recenti attentati rivendicati dai talebani contro le truppe della Nato, mentre non una notizia viene data per i continui bombardamenti sui territori ancora controllati dall’esercito del Mullah che, causano continuamente i cosiddetti “danni collaterali” sui civili. Ma si sa l’occidente è la terra dove si ribaltano i valori, dove il coraggio viene considerato cattiveria e la difesa dei propri valori equivale a terrorismo.   

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Di Redazione Elzeviro.eu

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