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Via gli italiani dall’Italia: ecco il nuovo progetto Onu

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Mentre il nostro Paese sta soccombendo a suon di austerity, con la disoccupazione record al 12,7%, quella giovanile al 44,2% e l’andamento del Pil quasi due punti sotto lo 0, dall’alto dei piani Onu si prepara un progetto per distruggere definitivamente l’Italia.

Il Dipartimento degli Affari sociali ed economici dell’Onu ha pensato bene di usare parte dei nostri soldi (l’Italia contribuisce con circa 90 milioni di euro annui per l’organizzazione) per redarre un folle piano di studi dal titolo: “Replacement migration: is it a solution to declining and ageing populations?” Un titolo abbastanza eloquente che fa da preludio alla dimostrazione matematica, secondo astrusi modelli, della necessità di una massiccia immigrazione in Italia per rimpiazzare l’invecchiamento della popolazione.

Lo studio propone cinque scenari basati su ipotetiche previsioni di dati relativi all’immigrazione e alla natalità: ovviamente lo scenario che è fatto apparire più roseo è quello in cui più di 35 milioni di immigrati giungeranno in Italia per rimpiazzare i lavoratori italiani, ormai invecchiati. Questo studio non solo è politicamente pilotato, ma è soprattutto sostanzialmente errato, dato che si basa su previsioni impossibili da fare. E’ sufficiente ricordare il notevole incremento di immigrati provenienti dal nord Africa a seguito del terremoto sociale creato dall’intervento Nato in Libia (dal 2003 ad oggi gli immigrati egiziani e tunisini sono aumentati rispettivamente del 13 e 45%, di quelli libici non ci sono dati attendibili dato che molti risultano essere irregolari). Ora uno studio basato su modelli matematici astratti come può prevedere le conseguenze un altro folle e disastroso intervento occidentale in Africa o Medio Oriente, o anche nei Balcani (come già successe in passato)? L’Onu dovrebbe studiare come evitare interventi disastrosi del genere, non come mettersi dei cerotti che non rimargineranno mai delle ferite.

Inoltre lo studio dà per scontato che la popolazione italiana continui a invecchiare e mantenere o addirittura diminuire l’attuale tasso di natalità ( fermo a 1,42 per donna, uno dei più bassi al mondo). L’attuale tasso di natalità è dovuto alla totale assenza di politiche nazionali a supporto delle giovani famiglie; oggigiorno è difficile mantenere, economicamente e non solo, un matrimonio, figuriamoci dei figli. Eppure basterebbero poche riforme, come per esempio il privilegio a coppie sposate per l’assegnazione di alloggi pubblici o ancora veri e propri premi in denaro per le famiglie prolifiche e numerose (leggi di fascista memoria), per confutare una volta per tutte questi studi.

Negli ultimi sette anni l’Italia ha speso 2 miliardi di euro nelle missioni di “pace” Onu, che in realtà hanno fomentato la guerra e quell’immagine del mondo prospettata da questo abominevole studio, secondo cui l’uomo non è altro che un numero del mercato globale senza identità, patria e cultura.  

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Di Redazione Elzeviro.eu

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